Farmaci dopanti e droga dello stupro, 12mila prodotti sequestrati e 9 indagati
Tra gli indagati anche bodybuilder professionisti e personal trainer di fama
Scoperta dalla Guardia di Finanza vasta rete di commercializzazione di farmaci e sostanze dopanti: 12mila prodotti sequestrati e 9 indagati tra cui anche bodybuilder professionisti e personal trainer di fama.
Farmaci dopanti e droga dello stupro
Un'importante operazione della Guardia di Finanza di Verbania ha portato alla luce una vasta rete di commercializzazione di farmaci e sostanze dopanti vietate dall'agenzia mondiale antidoping WADA. L'operazione, denominata "Mister Muscolo", ha coinvolto le province di Verbania, Novara, Pavia, Ascoli Piceno, Roma e la Svizzera, portando al sequestro di oltre 12.000 prodotti.
Prodotti illegali
Nel corso delle indagini, le Fiamme Gialle hanno sequestrato una vasta gamma di prodotti illegali, tra cui farmaci, sostanze prodotte artigianalmente, 700 fiale di nandrolone e 400 compresse di Rivotril, noto anche come "droga dello stupro". La merce sequestrata comprende flaconi, fiale e compresse, alcune delle quali sono utilizzate per la cura di tumori o in ambito veterinario e sono ottenibili esclusivamente dietro prescrizione medica.
9 rinvii a giudizio
Le indagini, coordinate dalla Procura di Verbania, hanno rivelato oltre 3.600 spedizioni di queste sostanze, destinate sia a utilizzatori italiani che esteri. La Procura ha richiesto il rinvio a giudizio per 9 persone, tra cui bodybuilder professionisti e personal trainer di fama. Sei degli indagati hanno patteggiato pene che vanno da uno a un anno e otto mesi di reclusione, alcune delle quali sostituite con lavori di pubblica utilità. Tra chi ha patteggiato vi sono anche due culturisti pavesi.
Le indagini
Il caso ha avuto origine da un normale controllo alla dogana di Iselle, al confine tra Italia e Svizzera nella provincia di Verbania nel 2021, quando le autorità hanno fermato un uomo di 30 anni originario di Napoli ma residente a Sion, in Svizzera. L'uomo stava tornando dalla Svizzera attraverso il passo del Sempione dopo aver ritirato un pacco alle poste di Domodossola. All'interno del pacco, gli agenti hanno scoperto sostanze incluse nella lista dei prodotti proibiti dall'Agenzia Mondiale Antidoping, tra cui farmaci utilizzati per trattare pazienti oncologici in condizioni critiche e prodotti di uso veterinario, che richiedono prescrizione medica per l'acquisto legale.
L'indagine condotta dalle autorità finanziarie presso la Procura, come già detto, ha rivelato oltre 3.600 spedizioni sospette, tra cui quelle dirette anche a una palestra di Pavia. Gli ordini venivano effettuati sotto pseudonimi tramite messaggistica istantanea criptata, utilizzando schede telefoniche intestate a persone non esistenti. I pagamenti poi avvenivano in contanti o con carte prepagate, molte delle quali attivate all'estero.