REGIONE LOMBARDIA

Turismo nel Pavese: +10% nel 2023, già il 71% delle stanze prenotate per l'estate 2024

Gli arrivi segnano un +9,80% rispetto a 5 anni fa

Turismo nel Pavese: +10% nel 2023, già il 71% delle stanze prenotate per l'estate 2024
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Turismo: i flussi nel Pavese fanno registrare un +10% nel 2023 rispetto a cinque anni fa: ad oggi, per l'estate 2024, il 71% delle stanze risultato prenotato.

Turismo in provincia di Pavia

I flussi in crescita nella provincia di Pavia confermano il potenziale turistico del territorio. Settimana scorsa alla Camera di Commercio l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali ha condiviso strategie di sviluppo e scenari con gli stakeholders locali.

Alberghi occupati oltre il 71%

“Lo scorso anno i pernottamenti nel Pavese sono cresciuti del 10% rispetto al 2019, ‘anno d’oro’ del turismo italiano (50.791 soggiorni in più, per un totale di 560.000), con un analogo aumento di arrivi, che segnano un +9,80% rispetto a 5 anni fa”, spiega Mazzali citando le elaborazioni dell’Osservatorio regionale sul Turismo e l’Attrattività.

“Numeri in espansione, che vedono una prevalenza di italiani in entrambi gli indicatori”, continua l’assessore, fornendo anche qualche dato rispetto alla stagione estiva: “L’analisi delle offerte ad oggi disponibili nelle piattaforme on line per i mesi di luglio ed agosto, evidenzia che il 71% delle camere d’albergo pavesi è già prenotato, con una tariffa media in crescita”.

Castelli, borghi, enoturismo e terme

Mazzali insiste sul potenziale che il territorio pavese  ha ancora da esprimere nel solco del ‘turismo esperienziale’.

“Soltanto nella zona dell’Oltrepò ci sono 50 tra castelli storici e borghi, 100 itinerari, 3.500 imprese agroalimentari e 1.700 aziende vitivinicole, capaci di un’offerta enoturistica straordinaria - fa presente l’assessore -. Inoltre, Pavia è riconosciuta a livello internazionale come ‘crocevia’ di itinerari religiosi, ben 10, verso i quali indirizzare l’offerta in vista del Giubileo 2025”.

L’assessore regionale menziona un altro asset di 'grande valore' nel Pavese: le terme.

“Sono certa - chiosa Mazzali- che il progetto di riqualificazione delle terme di Salice sarà un perno di sviluppo ulteriore per questo meraviglioso territorio che ha tutte le carte in regola per attrarre turisti dall’estero”.

L'offerta ricettiva del territorio

L’attrattività internazionale va di pari passo con l’offerta ricettiva, un punto di debolezza del Pavese, tra i tanti ‘fronti’ di forza, emerso nel confronto alla Camera di Commercio. Oggi nella provincia di Pavia si contano 88 alberghi, circa il 10.37 % dell’offerta territoriale complessiva, dove prevale l’extra-alberghiero, in particolare appartamenti e case in affitto (448), Bed&Breakfast e agriturismi (106).

“Il mese scorso ho inaugurato l’apertura del primo ‘glamping’ della provincia di Pavia, a Mornico Losana, dove è in aumento la presenza di olandesi grazie a questa nuova offerta ricettiva”, riferisce Mazzali, citando anche il successo dell’ ‘albergo diffuso’ nel borgo di Golferenzo, dove ha aumentato l’attrattività”.

Un sostegno al territorio è venuto anche da un bando dell’Assessorato regionale al Turismo che lo scorso anno ha stanziato 30 milioni di euro per ampliare e rilanciare l’eccellenza delle strutture ricettive lombarde, offrendo loro l’opportunità di investire per ristrutturarsi o costruire ‘ex novo’.

Marketing territoriale

Massima collaborazione, anche in merito al progetto di marketing territoriale che include il nuovo brand unitario regionale, Lombardia Style, è stata espressa dal commenta il Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Pavia, Giovanni Merlino:

“Prosegue il nostro impegno a supportare e promuovere il turismo, settore sul quale il territorio ha tantissime competenze distintive (culturali, artistiche, enogastronomiche, paesaggistiche, naturalistiche, sportive, ecc) oggi non valorizzate in modo completo, lavorando in sinergia con tutti gli attori istituzionali e privati coinvolti per fare della nostra provincia una meta di eccellenza riconosciuta a livello nazionale e internazionale. La Camera di Commercio crede fortemente che questo settore, direttamente e indirettamente, possa incidere in modo sostanziale sulla ricchezza che il territorio è in grado di produrre annualmente”.

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