La chirurgia dell'anziano, al San Matteo innovazione e approccio multidisciplinare
Se ne è parlato in un convegno
La chirurgia geriatrica, con l’aumento dell’aspettativa di vita, è un’attività in costante crescita nell’ambito della chirurgia generale e che richiede modalità di approccio sempre più mirate e tarate sul singolo paziente.
La chirurgia dell'anziano
Recentemente, esperti di tutto il Paese si sono riuniti in un convegno dedicato alla chirurgia geriatrica, un settore in costante crescita grazie all'aumento dell'aspettativa di vita della popolazione anziana. L'evento, tenutosi tra Cesena presso l'Ospedale Bufalini e Pavia al Policlinico San Matteo, ha evidenziato l'importanza di affrontare le sfide chirurgiche in modo mirato e personalizzato per ogni paziente.
Durante il corso di formazione, sono stati esplorati diversi ambiti della chirurgia geriatrica, dalle patologie oncologiche alla chirurgia generale, inclusi interventi toracici, vascolari e bariatrici, fino alla chirurgia d'urgenza. Un punto cruciale emerso dalle discussioni è stata la necessità di valutare ogni paziente in modo completo, considerando non solo l'età ma soprattutto la fragilità, lo stato clinico complessivo e la storia medica individuale.
"La valutazione del paziente secondo le linee guida ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) è fondamentale", ha sottolineato Luca Ansaloni, direttore della SC Chirurgia Generale e responsabile scientifico del convegno.
Il programma ERAS
Il programma ERAS (Enhanced Recovery After Surgery ovvero miglior recupero post intervento chirurgico), implementato con successo anche al Policlinico San Matteo, adotta un approccio innovativo e multidisciplinare che coinvolge chirurghi, anestesisti, infermieri, fisioterapisti e nutrizionisti. Questi professionisti lavorano insieme per garantire che il paziente arrivi all’intervento nelle condizioni ottimali e possa avere, nel post intervento, una mobilizzazione precoce e una fisioterapia precoce.
Uno degli obiettivi principali del programma è infatti assicurare che i pazienti anziani, soprattutto quelli fragili e soli, ricevano una cura integrata anche dopo il ricovero ospedaliero, coinvolgendo attivamente il supporto del territorio e dei Medici di Medicina Generale. Questo approccio mira a facilitare dimissioni sicure e supportate, collaborando strettamente con i servizi sociali per garantire un adeguato follow-up e assistenza domiciliare.
Il convegno ha rappresentato un importante momento di confronto e aggiornamento per i professionisti del settore, evidenziando come la chirurgia geriatrica stia adattandosi con successo alle esigenze di una popolazione in continua evoluzione demografica e clinica.