34enne ricatta il prete di Pavia conosciuto sul sito di incontri: "Dammi 500 euro o pubblico le nostre chat"
Il sacerdote ha inizialmente pagato ma quando la donna gli ha chiesto altri soldi, ha denunciato l'accaduto alle autorità
Dopo qualche giorno di conoscenza, la donna ha chiesto al prete di smetterla di scriverle. Quando poi ha ripreso a farlo, lei ha deciso di sfruttare la situazione a proprio vantaggio estorcendogli denaro.
Ricatta prete di Pavia conosciuto online, 34enne nei guai
È previsto per il 22 ottobre l'avvio del processo ai danni di una donna di 34 anni arrestata con l'accusa di estorsione. Lo ha deciso un giudice che ieri, venerdì 31 maggio 2024, ha convalidato il provvedimento. La storia ha avuto inizio un mese fa quando il sacerdote di Pavia è entrato sul sito Bakeca Incontri e ha fatto la conoscenza della 34enne.
Il prelato, incuriosito dalla nuova conoscenza, ha ottenuto il numero della donna e ha iniziato a scriverle ma lo ha fatto con insistenza infastidendola al punto di arrivare a chiedergli di smetterla. Di fronte a questa reazione, il sacerdote si è scusato e ha promesso che non l'avrebbe più disturbata ma non è stato così.
"Dammi i soldi o pubblico tutto sui social"
La situazione ha preso una piega inaspettata quando il prete ha ripreso a scriverle e lei ha deciso di sfruttare la situazione a proprio vantaggio. Ha preteso cinquecento euro per il disturbo minacciando di rendere pubbliche le avances del religioso. Il sacerdote, probabilmente spaventato dalle conseguenze, ha inizialmente accettato di pagare.
Nonostante il pagamento, la 34enne ha continuato con le sue richieste pretendendo ulteriori cinquecento euro e minacciando di rivelare tutto sui social media e di tappezzare la città con le fotografie del sacerdote. La situazione è diventata insostenibile e il religioso ha deciso di denunciare l'accaduto alle autorità.
Gli agenti della squadra mobile, in borghese, hanno accompagnato il sacerdote al secondo appuntamento per la consegna della nuova tranche di denaro. Una volta avvenuto lo scambio, la donna è stata arrestata e portata in Questura. Ora è stata scarcerata ma, in attesa del processo, ha l'obbligo di firma cinque volte la settimana.