Palpeggiamenti durante le ore di didattica, primario del San Matteo accusato di molestie nei confronti di 11 specializzande
L'Università di Pavia ha avviato un procedimento disciplinare in seguito alle segnalazioni, che si è poi concluso con l'archiviazione
Atteggiamenti sconvenienti durante la spiegazione di alcuni esami diagnostici: sono le accuse mosse da 11 specializzande nei confronti di un Primario del San Matteo di Pavia.
Primario accusato di molestie sessuali
Un primario dell'ospedale San Matteo di Pavia è al centro di un'indagine penale per presunte molestie sessuali nei confronti di alcune specializzande del reparto. Le accuse, partite da questionari anonimi compilati da undici specializzande, includono comportamenti inappropriati quali palpeggiamenti e toccamenti durante le ore di didattica.
L'Università di Pavia ha avviato un procedimento disciplinare in seguito alle segnalazioni, che si è poi concluso con l'archiviazione, mentre la procura ha avviato un'indagine penale, che ha portato a un avviso di garanzia nei confronti del medico. Parallelamente un'indagine condotta dai Carabinieri di Pavia, ha raccolto le testimonianze delle specializzande confermando le accuse.
Toccamenti e palpeggiamenti
Secondo quanto riportato, il medico avrebbe avuto atteggiamenti sconvenienti durante la spiegazione di alcuni esami diagnostici, assumendo posizioni fisiche "non consone" e compiendo toccamenti e palpeggiamenti fisici. Tuttavia, le specializzande negano di aver subito avances dirette.
La procura ha formulato l'accusa di violenza sessuale aggravata dall'abuso di autorità. Si attende ora la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione. La difesa del medico ha sottolineato che tali comportamenti sarebbero avvenuti in presenza di almeno venti persone, contesto non idoneo per molestie sessuali.
Le dimissioni
Al momento, il medico indagato non ricopre più l'incarico di direttore della scuola di specialità, avendo dato le dimissioni proprio con l'avvio del procedimento disciplinare. Tuttavia, rimane primario del San Matteo, ospedale in cui si sarebbero verificati i fatti, anche se il nosocomio non è coinvolto direttamente nell'indagine penale.