Troppo stringenti le regole dell'UE sulla Peste Suina, l'eurodeputato Ciocca: "È inaccettabile"
Il leghista ha dichiarato che chiederà alla Commissione europea di adottare misure concrete per sostenere gli allevatori pavesi
L'eurodeputato sottolinea inoltre l'importanza di prevedere lo stanziamento di fondi straordinari per aiutare gli allevatori con l'aumento dei costi.
L'eurodeputato Ciocca contro le restrizioni dell'UE per la Peste Suina
L'emergenza della Peste Suina africana continua ad agitare gli allevatori e la politica. In una nota, l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, membro della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo, ha annunciato di avere inviato una nuova interrogazione alla Commissione europea.
L'obiettivo del politico, finito indirettamente nei giorni scorsi sotto i riflettori per l'inchiesta Asm Pavia, è far si che si intervenga rapidamente sulla difficile situazione che stanno affrontando gli allevatori della provincia di Pavia nel trovare macelli che accolgano i loro animali nonostante le recenti misure di allentamento previste dal Regolamento UE.
”È inaccettabile che, nonostante le misure di allentamento previste dal Regolamento UE, gli allevatori della nostra provincia si trovino in una situazione di tale difficoltà - tuona Coccia - Questo non solo mette a rischio la sopravvivenza delle nostre aziende agricole, ma rischia anche di avere ripercussioni negative sul prezzo delle carni e sulla qualità dei prodotti offerti ai consumatori."
Servono fondi straordinari per gli allevatori pavesi
L'eurodeputato sottolinea inoltre l'importanza di prevedere lo stanziamento di fondi straordinari per sostenere gli allevatori con l'aumento dei costi e di rivedere, dopo i tre mesi dall’ultimo focolaio, l’abolizione della zona di restrizione 1 per tutta la provincia. Secondo i dati della settimana, negli stabilimenti pavesi di quell'area sono infatti bloccati 25 mila suini.
In base allo stesso Regolamento, questi maiali avrebbero il via libera alla circolazione all’esterno del comune di appartenenza eppure non è così.
Costi in aumento del 50%
"Chiedo alla Commissione europea di adottare misure concrete per sostenere gli allevatori e garantire che i macelli accolgano i loro capi. È necessario – prosegue Ciocca – prevenire il rischio di speculazione da parte dei macelli al di fuori delle zone di restrizione che potrebbero approfittare della situazione per abbassare il prezzo di mercato.”
La Commissione europea aveva annunciato ufficialmente a fine novembre un allentamento delle restrizioni che coinvolgevano 172 comuni della provincia di Pavia a seguito dei focolai di Peste Suina Africana registrati la scorsa estate. I comuni della zona sorveglianza sono entrati quindi nella zona di restrizione 1 con vincoli meno stringenti che nel concreto, però, non sono stati realmente applicati e gli allevatori si trovano in difficoltà tanto quanto prima.
Questa situazione, a detta dell'eurodeputato, sta causando notevoli difficoltà ed aumenti dei costi per gli allevatori che si trovano ad affrontare un aumento del 50% nei costi legati alla biosicurezza rafforzata e al prolungato mantenimento del bestiame.
Diciamo che le volte che il Sig. Ciocca ha parlato a Bruxelles non ha fatto una gran figura…