Allarme nel settore infermieristico a Pavia: 135 posti liberi, la professione rischia l'estinzione

E' allarme a Pavia per il corso di Infermieristica, sempre meno attrattivo per i giovani che ora punta invece alla professione di Fisioterapista.

Settore infermieristico in crisi a Pavia

Il settore infermieristico a Pavia si trova di fronte a una crisi: sono infatti 135 i posti rimasti vacanti su 291 disponibili, secondo il recente Report Mastrillo 2023-24 sulle professioni sanitarie. Il documento evidenzia un calo drastico delle iscrizioni al corso di Infermieristica, segnando il secondo anno consecutivo di declino.

Mentre nel passato il corso di Infermieristica a Pavia ha registrato una forte domanda, con addirittura 487 candidature per 280 posti nell'anno accademico 2014-15, la situazione ora è drasticamente cambiata. Sono solo 156 le domande sono state presentate per l'anno accademico in corso, riflettendo un cambiamento nell'attrattiva della professione infermieristica tra i giovani.

Matteo Cosi, neopresidente dell'Ordine degli Infermieri, attribuisce questa tendenza alla percezione negativa dei giovani riguardo alle difficoltà quotidiane della professione, non ritrovandosi più nell'idea dell'infermiere come mestiere-rifugio.

Il lavoro degli infermieri, infatti, è notoriamente cambiato negli ultimi anni, con una crescente richiesta di competenze e responsabilità più gravi. Nonostante gli sforzi eroici durante la pandemia da Covid, il sistema è sembrato non essere pronto ad adeguarsi al cambiamento, mantenendo stipendi invariati nonostante anni di servizio e crescita di competenze.

Il presidente Cosi sottolinea infine la necessità di un cambio di rotta nella politica per rilanciare la professione. Non si tratta solo degli stipendi, ma di una ridefinizione più ampia del ruolo degli infermieri nel sistema sanitario.

Successo del corso per fisioterapisti

In contrasto con questa tendenza, il corso per diventare fisioterapisti sembra godere di un notevole successo, con 268 domande per 60 posti a Pavia. La presidente dell'Ordine dei Fisioterapisti, Susanna Verlini, attribuisce questo interesse alle prospettive lavorative offerte dalla professione, specialmente nel settore privato.

Nel settore pubblico, infatti, nonostante la crescente domanda, gli stipendi rimangono poco attrattivi, e molto preferiscono intraprendere la carriera come liberi professionisti o in studi privati.