Ha rimediato un trauma cranico

Bimba di 6 mesi cade a terra dopo un litigio tra i genitori, la mamma: "Lanciata dal papà"

La madre ha denunciato una situazione di violenze che va avanti da tempo. Il marito però, allontanato da moglie e figlia, afferma che si sia trattato di un "incidente domestico"

Bimba di 6 mesi cade a terra dopo un litigio tra i genitori, la mamma: "Lanciata dal papà"
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Una drammatica vicenda di maltrattamenti in famiglia sarebbe emersa dopo che una mamma ha portato al Policlinico San Matteo la figlia di 6 mesi per un trauma alla testa. La donna, sia ai medici, sia alle forze dell'Ordine giunte in ospedale, ha raccontato che il marito, al termine di un litigio, avrebbe lanciato la bimba a terra. Subito è finito sotto indagine per l'ipotesi di reato di lesioni gravi e maltrattamenti: per lui è scattato divieto di avvicinamento alla moglie e alla figlia. Il padre, un 23enne tunisino, però, attraverso i suoi legali, si difende sottolineando che si sia trattato di un incidente domestico.

Bimba di 6 mesi in ospedale per trauma cranico

Grande preoccupazione in questi ultimi giorni per una bimba di 6 mesi portata dalla mamma 23enne al Policlinico San Matteo di Pavia  per un colpo alla testa. La bambina, immediatamente visitata, ha riportato un forte trauma cranico.

Stando a quanto riferito dalla madre sia ai medici, sia alle forze di Polizia intervenute in ospedale, la piccola, al termine di un forte litigio tra i due genitori, sarebbe stata gettata a terra proprio dal padre, un 23enne tunisino.

A quest'ultimo, giunto al Policlinico in un secondo momento, non è stato possibile avvicinarsi alla bambina e alla madre dato che subito sono scattate le procedure previste dal Codice rosso, che tutela le presunte vittime ancora prima dell’accertamento definitivo dei fatti.

La donna, infatti, ha raccontato agli agenti che l’episodio accaduto ieri fosse solo l’ultimo di una lunga serie di violenze perpetrate da tempo dal marito nei suoi confronti.

Sotto indagine per lesioni gravi e maltrattamenti

Il 23enne tunisino, che vive in un Comune a nord di Pavia nella zona di Certosa e ora ha trovato ospitalità da alcuni parenti, si è presentato davanti al giudice Luigi Riganti per l’interrogatorio di garanzia, insieme ai suoi difensori, gli avvocati Filippo Beolchini e Barbara Ricotti.

Il legale Beolchini ci ha spiegato che la difesa ha voluto puntare sul fatto che la vicenda accaduta alla figlia dopo il litigio con la moglie abbia riguardato "un incidente domestico".

La Procura però contesta la volontarietà del gesto ipotizzando che l’uomo avrebbe buttato a terra la bambina nell’atto di dare un pugno al televisore.

Il giudice Riganti, in questo senso, ha convalidato il provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alla famiglia. Nei confronti del 23enne la Procura ha aperto un'inchiesta per lesioni gravi e maltrattamenti.

"Prossimamente - ci dichiara l'avvocato Beolchini - sarà depositata un'istanza tesa alla revoca o alla sostituzione della misura cautelare in corso".

Come sta la bambina

La bimba, a seguito della caduta a terra, come detto ha riportato un trauma cranico. Le condizioni della piccola, fortunatamente, non sarebbero gravi, ma i medici hanno comunque deciso di ricoverarla per sottoporla a esami più approfonditi.

Finché l'indagine andrà avanti, una volta uscita dall'ospedale, la piccola resterà con la madre in una struttura protetta.

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