Fridays For Future Pavia: il divieto del Questore, niente proteste in Piazza della Vittoria
Pugno di ferro delle autorità che temono danni ai monumenti storici anche se gli attivisti assicurano di avere intenzioni pacifiche
Le tensioni tra le autorità e i manifestanti nel Pavese sono aumentate quando alcuni attivisti di Fridays for Future si sono incatenati davanti alla raffineria Eni di Sannazzaro lo scorso 14 settembre.
Niente attivismo in Piazza della Vittoria
I ragazzi e le ragazze del movimento Fridays For Future(Fff) stanno dimostrando un impegno straordinario nel protestare contro la crisi climatica ma come in ogni protesta sorgono delle sfide. Uno dei punti di tensione principali riguarda il modo in cui alcuni attivisti manifestano. La gran parte dei partecipanti ai Fff adotta metodi pacifici ma ci sono stati casi di vandalismo.
Alcuni attivisti imbrattano opere pubbliche o bloccano le strade. Questo comportamento ha suscitato preoccupazioni e critiche ed è per questo che ieri, venerdì 22 settembre, il Questore di Pavia ha vietato ai manifestanti di presidiare in Piazza della Vittoria per paura di eventuali danneggiamenti ai monumenti.
Piazza della Vittoria a Pavia:
Gli attivisti: "Stiamo subendo una repressione"
Le autorità hanno concesso ai giovani di utilizzare piazzale Ghinaglia per la manifestazione e per questo, gli attivisti hanno protestato sostenendo che la loro iniziativa è pacifica e che stanno subendo una vera e propria repressione. La motivazione dietro il divieto di manifestare nel centro storico risiede principalmente nel timore di danni ai monumenti storici.
L'alternativa proposta dal Questore:
Tuttavia, Fridays for Future Pavia sostiene che la loro intenzione è solo quella di richiamare l'attenzione sui problemi legati ai cambiamenti climatici e alla situazione specifica di Pavia dove si terrà una manifestazione per chiedere zone di rispetto attorno alle scuole e il piano "Pavia città 30" che prevede il limite di velocità di 30 km/h.
"Noi continueremo a chiedere che Pavia diventi città a 30 all'ora - annunciano gli attivisti - e che vengano attuate zone di rispetto attorno alle scuole per tutelare davvero la sicurezza dei cittadini con una mobilità sicura e più sostenibile data la situazione di collasso climatico in cui ci troviamo."
La protesta davanti alla raffineria
Possiamo dire che le tensioni tra le autorità e i manifestanti nel Pavese sono aumentate quando alcuni attivisti di Fridays for Future si sono incatenati davanti alla raffineria Eni di Sannazzaro lo scorso 14 settembre. La protesta è stata non violenta ma ha comportato l'uso di spray per scrivere messaggi sull'asfalto.
Il post dei giovani attivisti dopo la protesta alla raffineria:
L'obiettivo era richiamare l'attenzione sulla necessità di chiudere gli impianti che contribuiscono all'inquinamento. Questa azione ha portato all'identificazione e alla denuncia dei manifestanti per violenza privata e danneggiamento di proprietà. Il giorno dopo, si sarebbe dovuta tenere una protesta in Piazza della Vittoria a Pavia, protesta che le autorità hanno vietato.
La Climate Parade del 6 ottobre
Nonostante il divieto delle autorità, i giovani attivisti di Fridays For Future sono tornati in piazza per sensibilizzare i cittadini sul cambiamento climatico. Questa dimostrazione di determinazione fa capire che nella loro causa credono veramente.
Il movimento per la giustizia climatica ha recentemente abbracciato la disobbedienza civile nonviolenta come mezzo per attirare l'attenzione sulle questioni ambientali. Ciò significa che se dovessero esserci provvedimenti legali nei loro confronti, gli attivisti dovranno affrontarli in tribunale.
Incuranti dei rischi che corrono, i giovani attivisti scelgono di continuare a lottare per quello in cui credono. Il 6 ottobre si terrà a Pavia la Climate Parade, una grand occasione per discutere di clima e di mobilità sostenibile. Una serie di eventi occuperanno l'intera giornata. Ci saranno dei laboratori in piazza delle Torri e infine alle 17 partirà la parata dal Castello Visconteo.
L'evento del 6 ottobre spiegato in un post su Instagram:
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Chi sono i Fridays For Future
Fridays For Future è un movimento globale composto principalmente da studenti che lottano con passione per prevenire il riscaldamento globale. Nato nel 2018 su iniziativa di Greta Thunberg, una giovane studentessa svedese, il movimento ha rapidamente guadagnato risonanza internazionale.
La sua richiesta di ridurre le emissioni di anidride carbonica ha ispirato proteste in oltre 125 paesi, dimostrando il potere delle giovani voci che lottano per un futuro sostenibile.
Le controversie con le autorità
Non tutti gli attivisti svolgono azioni condivisibili. Bloccando le strade e imbrattato opere d'arte rischiano di allontanare la gente dalla causa ambientale anziché avvicinarla. Ma è innegabile che il movimento Fridays for Future stia svolgendo un ruolo fondamentale nel sensibilizzare l'opinione pubblica sui cambiamenti climatici e nell'esigere azioni immediate dai governi.
Come tutti i movimenti di protesta, anche quello dei Fff deve affrontare le sfide della gestione delle controversie con le autorità. Il prossimo appuntamento a Pavia è venerdì 6 ottobre per la Climate Parade, ci saranno altri divieti?