Allarme Peste Suina: "Servono più risorse per catture cinghiali e messa in sicurezza allevamenti"
Beduschi: "Ho chiesto al Ministro di aiutarci a potenziare queste attività, utilizzando l'esercito e la protezione civile"
Peste Suina Africana, assessore Alessandro Beduschi ha incontrato i Ministri Lollobrigida e Crosetto: "Servono più risorse per catture cinghiali e messa in sicurezza degli allevamenti". Il Governo assicura la sua attenzione all'emergenza.
Allarme Peste Suina
L'assessore regionale all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha incontrato ieri, giovedì 31 agosto 2023, a Roma il Ministro Francesco Lollobrigida, per discutere sull'emergenza PSA-Peste Suina Africana. Sullo stesso tema si è inoltre tenuta una seduta della Commissione Politiche Agricole che ha coinvolto tutte le Regioni per discutere del "Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali' e delle 'Azioni strategiche per l'Elaborazione dei Piani di Eradicazione nelle Zone di Restrizione da PSA", presentati dal Commissario straordinario Vincenzo Caputo.
"Ho rappresentato al Ministro - dichiara l'assessore Beduschi - tutta la preoccupazione della Lombardia, che pesa per oltre il 50% sul patrimonio suinicolo nazionale e che oggi è prima linea nella lotta alla PSA, con la presenza di alcuni focolai in allevamenti della provincia di Pavia. Serve creare una filiera della biosicurezza che coinvolga tutti, dal più piccolo allevatore alle grandi industrie di trasformazione, fino agli enti di governo".
Mettere in sicurezza gli allevamenti
Nel pomeriggio si è tenuto inoltre un incontro con tutti i maggiori rappresentanti della filiera e delle associazioni agricole, alla quale ha preso, tra gli altri, parte anche il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
L'assessore Beduschi ha ribadito la necessità di seguire due strade principali.
"Vanno aumentate - afferma l'assessore lombardo - le catture di cinghiali che diffondono il virus e per questo ho chiesto al Ministro di aiutarci a potenziare queste attività, utilizzando l'esercito e la protezione civile, ma anche valorizzando il ruolo dei cacciatori, prevedendo anche inediti sistemi di incentivazione".
"Altrettando importanti - prosegue Beduschi - sono le attività di biosicurezza per creare barriere attorno ai nostri allevamenti per le quali servono risorse straordinarie".
"I Ministri - conclude l'assessore Beduschi - mi ha assicurato tutta la vicinanza del Governo anche attraverso stanziamenti di nuove risorse, uomini e mezzi, nella consapevolezza che mettere in sicurezza gli allevamenti lombardi significa salvare un settore cardine per l'economia agricola nazionale che rischierebbe di perdere 60 milioni di euro al mese".
Centinaio: "Da Governo segnale importante"
“Qualcosa si muove. Sono importanti i primi concreti segnali di attenzione del governo contro la diffusione della peste suina. Ora va attuato in fretta il piano del Commissario, anche sfruttando la disponibilità dell’esercito nel contrasto alla presenza eccessiva dei cinghiali”. Lo scrive sui social il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio.
Cia, avviare contenimento cinghiali con supporto Esercito
Mettere subito in campo tutti gli strumenti a disposizione per far fronte alla peste suina. Bisogna procedere immediatamente con abbattimenti organizzati e sistematici sul territorio per ridurre la pressione dei cinghiali, come previsto dal Piano straordinario, e mettere in sicurezza le aziende suinicole, soprattutto nelle zone vocate più a rischio, garantendo risorse e sostegni al comparto.
Queste le richieste avanzate da Cia-Agricoltori Italiani alla riunione urgente sulla situazione PSA, tenutasi al Ministero della Difesa, con i ministri Guido Crosetto e Francesco Lollobrigida, i sottosegretari Patrizio La Pietra e Marcello Gemmato e il commissario straordinario per la peste suina Vincenzo Caputo.
“La situazione, ormai, è diventata critica ed occorre agire in maniera concreta per salvaguardare tutta la suinicoltura Made in Italy, da cui dipendono 11 miliardi di fatturato e 70 mila addetti nella filiera -ha detto Gabriele Carenini, responsabile nazionale Cia per la fauna selvatica-. Per questo, è molto importante la disponibilità annunciata dal ministro della Difesa a impiegare personale qualificato per il contenimento del numero degli ungulati, come avevamo richiesto da tempo”.
Altrettanto positiva, ha aggiunto Carenini, “è la prossima costituzione di una cabina di regia permanente con tutte le rappresentanze agricole e i ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente, della Salute e della Difesa, per supportare l’azione in campo del commissario Caputo”.
Un’azione, però, che “deve essere tempestiva e risolutiva. Altrimenti si rischia sul serio di compromettere un settore chiave della zootecnia nazionale, con danni inquantificabili”.