Parlano i sindacati

Troppo caldo per lavorare, scioperano i dipendenti di Poste Italiane a Pavia

Nel centro di smistamento di via Brambilla c'erano 34 gradi ed erano solo le 4.30 del mattino

Troppo caldo per lavorare, scioperano i dipendenti di Poste Italiane a Pavia
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Niente aria condizionata, un caldo che avrebbe tolto il respiro a chiunque ma l'azienda ha garantito che verrà installata presto un nuovo impianto di aria condizionata. Lo sciopero dei dipendenti pavesi di Poste Italiane è stato ascoltato e verranno presi provvedimenti.

Protesta nel centro di smistamento

Complice il caldo record di questa ondata che sta per concludersi, nel corso della prima mattina di giovedì 24 agosto, i dipendenti del centro di smistamento di Poste Italiane situato in viale Brambilla a Pavia hanno deciso di fare sentire la loro voce. Hanno infatti deciso di protestare interrompendo temporaneamente il loro lavoro.

Il centro di Poste Italiane di viale Brambilla:

All'interno dello stabilimento dove stavano svolgendo le loro mansioni c'erano 34 gradi ed erano solo le 4.30 del mattino. Questo episodio solleva importanti questioni sulle condizioni di lavoro dei dipendenti e la necessità di interventi urgenti per migliorare la loro situazione.

Niente aria condizionata, un caldo che avrebbe tolto il respiro a chiunque. E aprire le finestre non era possibile perché nonostante fosse praticamente ancora buio, fuori c'erano 26 gradi e il tasso di umidità era decisamente elevato. Di fronte a queste condizioni estreme, molti lavoratori hanno dovuto prendere la decisione di fermarsi e scioperare.

I sindacati: "Impossibile lavorare"

La maggior parte dei dipendenti ha infatti lasciato il posto di lavoro ritirandosi nel cortile esterno. La protesta dei dipendenti ha subito attirato l'attenzione delle autorità sanitarie locali. Ats è stata chiamata per effettuare le verifiche necessarie, stilare un verbale e valutare il rischio per la salute dei lavoratori.

Poste Italiane ha prontamente risposto alle preoccupazioni. L'azienda ha garantito l'installazione, al più presto, di un nuovo impianto di condizionamento per migliorare le condizioni all'interno dello stabilimento. Inoltre, si è impegnata a consegnare condizionatori portatili o ventilatori per consentire ai dipendenti di lavorare in condizioni più accettabili.

"Con questo caldo è impossibile lavorare in un capannone che risale agli anni Sessanta con coperture in lamiera - sottolineano i sindacati - Servono interventi strutturali per migliorare le condizioni di lavoro e prevenire ulteriori situazioni come questa in futuro."

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