Ben 31 furti e 2 rapine tra Rovigo, Venezia e Ferrara: tra gli arrestati anche un pavese
I tre albanesi autori dei furti agivano soprattutto in orario serale e nelle abitazioni
Arrestati tre cittadini albanesi autori di ben 31 furti e 2 rapine tra le province di Rovigo, Venezia e Ferrara. Uno di loro è domiciliato in provincia di Pavia. Recuperata la refurtiva che veniva nascosta in un garage in provincia di Milano.
Furti e rapine in abitazioni
Nei giorni scorsi, a conclusione di una complessa ed articolata attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rovigo e condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Rovigo e dall’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Adria (RO), sono stati arrestati, su richiesta della Procura delle Repubblica di Rovigo dal G.I.P., tre soggetti di origine albanese, ritenuti “in ipotesi accusatoria” responsabili di concorso in rapine e furti in abitazioni.
Come riporta Prima Rovigo, l’indagine – nel corso della quale è emerso che, quasi sempre, durante la commissione dei reati, veniva utilizzata una potente autovettura sportiva – si è sviluppata a partire dallo scorso mese di novembre e ha portato all’individuazione dei presunti autori dei reati, di origine albanese, ritenuti responsabili di due rapine e trentuno furti avvenuti, in orario serale e notturno, in abitazioni civili di diverse province del Veneto e dell’Emilia Romagna, soprattutto a Rovigo, Ferrara e Venezia.
Tra loro anche un Pavese
I tre soggetti sottoposti a misura cautelare sono stati rintracciati: il primo, un 43enne domiciliato nel milanese, a Brescia presso la Casa Circondariale dove, da alcune settimane, è detenuto per analoghe ipotesi di reato; il secondo, un 41enne domiciliato in provincia di Modena, e il terzo, un 34enne domiciliato in provincia di Pavia, questi ultimi due presso le loro abitazioni.
Razziavano e poi nascondevano la refurtiva in un garage
Le perquisizioni eseguite, con il supporto delle compagnie Carabinieri di Carpi (MO), Pavia e Corsico (MI), presso le indicate abitazioni nonché all’interno di un garage (situato in provincia di Milano e utilizzato dai presunti responsabili quale magazzino/deposito delle autovetture impiegate nei raid), hanno consentito il rinvenimento e il sequestro di una somma di 19mila euro in contanti, diversi orologi di valore e svariati oggetti in oro nonché apparati ricetrasmittenti, flessibili, arnesi da scasso e alcune targhe ritenute rubate/contraffatte, queste ultime di volta in volta utilizzate sulle autovetture in uso.