Voci Parole Corpi, una mostra audiovisiva all'Università di Pavia
L'idea p quella di invitare, in modo innovativo, lo spettatore a scoprire i legami che esistono tra la voce umana e l'espressione artistica
L'esposizione è stata fortemente voluta dall'Università di Pavia ed è allestita presso la Sala delle Sibille di Palazzo San Tommaso.
L'importanza della voce
"Voci Parole Corpi" debutta domani, mercoledì 3 maggio 2023, e sarà visitabile fino al 2 giugno nel palazzo di piazza del Lino a Pavia. Si tratta di una mostra audiovisiva che invita, in modo originale, lo spettatore a scoprire i legami che esistono tra la voce umana e l'espressione artistica.
Il luogo dove si terrà l'evento:
Si propone di dimostrare, illustrare e scoprire quanto l'artista crei come parla e quanto il poeta scriva come respira prendendo in primis come materia sei artisti legati al movimento surrealista in Belgio che saranno introdotti al pubblico italiano attraverso la loro voce.
Questa scelta si basa sulla convinzione che la voce umana, sebbene sia spesso considerata secondaria rispetto al ritratto fotografico o pittorico, rappresenti un mezzo potente per svelare la personalità. Non solo contiene informazioni fattuali come l'epoca o l’origine geografica di un individuo ma trasmette anche elementi sonori più difficili da cogliere come il timbro.
Ingresso gratuito
Questo evento prende spunto dal progetto espositivo originale creato in occasione del centenario della nascita dell’artista Pol Bury. Nasce proprio dalla collaborazione tra il centro fondato da Bury, il linguista Michel Wauthion specialista nell'analisi della prosodia del parlato all'Università di Pavia) e un collettivo di artisti contemporanei belgi che da oltre dieci anni immagina performance legate alla voce e alla registrazione sonora.
La mostra invita quindi lo spettatore ad immergersi nella ricchezza della voce di sei poeti o artisti belgi animati tutti dallo spirito rivoluzionario del surrealismo. Tra questi, tre artisti maggiori della scena artistica del XX° secolo come René Magritte, Marcel Broodthaers e Pol Bury ma anche i poeti Achille Chavée e Marcel Mariën.
Questi artisti, le cui strade si sono incrociate, portano con sé una specifica interrogazione sul rapporto con il corpo nella loro espressione artistica. La mostra ci pone quindi di fronte a una domanda: se l’atto creativo artistico è una espressione che unisce mente e corpo, non sarà forse possibile identificare delle corrispondenze tra le caratteristiche vocali di un artista e il suo processo creativo?
L'ingresso è libero e gratuito. Per quanto riguarda gli orari, la mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 13 alle 17 o su appuntamento.