Disagi treni: presidio M5S con i pendolari di fronte al Pirellone "Condizioni indegne"
Simone Verni: “Ogni anno è la stessa solfa. In inverno le carrozze sono gelide e in estate bollenti".
Disagi treni. Presidio con i pendolari del M5S davanti al Pirellone: “Condizioni indegne per un paese civile, manutenzione insufficiente!” Depositata anche una mozione urgente.
Disagi treni: presidio M5S con i pendolari di fronte al Pirellone "Condizioni indegne"
Si è svolto in mattinata il presidio di protesta organizzato a Milano dal M5S Lombardia di fronte al Pirellone (via Fabio Filzi 22), sede del Consiglio regionale, per contestare, insieme ai pendolari, l’assenza di manutenzioni e le condizioni di viaggio “indegne per un paese civile” su Trenord.
I presenti che hanno esposto cartelli con scritte come “Treni bollenti, pendolari bolliti”, “Tabellone orari: un quadro desolante” e “Mancato rispetto degli orari e dei passeggeri”.
Mozione urgente
Il M5S, contestualmente alla protesta, ha depositato una mozione urgente, chiedendone la discussione immediata nel Consiglio regionale di oggi, martedì 2 luglio 2019, che impegna la Lombardia “a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per garantire un servizio ferroviario adeguato alle necessità dei viaggiatori; ad attivarsi per valutare con Trenord l’incremento delle attività di manutenzione e verifica degli impianti di condizionamento, in particolare sui convogli più vetusti della flotta maggiormente soggetti a malfunzionamenti; invitare Trenord a limitare il ricorso all’esternalizzazione dei servizi di manutenzione valorizzando al contempo il personale interno”.
"Viaggi senza speranza"
Simone Verni, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara:
“Ogni anno purtroppo è la stessa solfa. In inverno le carrozze sono gelide e in estate bollenti. In ogni caso sono invivibili e Trenord costringe i viaggiatori a veri e propri viaggi senza speranza.
Già di per sé la vita da pendolare è dura. Trenord la rende impossibile. Basterebbe programmare seriamente le manutenzioni per migliorare le condizioni di trasporto, già compromesse da ritardi e cancellazioni.
Ora basta, il Presidente Fontana e l’assessore Terzi facciano il proprio dovere per costringere Trenord a lavorare nell’interesse dei viaggiatori lombardi”.
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