Centro antiviolenza "Liberamente" di Pavia: punto di riferimento per donne maltrattate
L’Assessore alle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità di Regione Lombardia ha visitato il centro nella giornata di giovedì 9 maggio.
L’Assessore alle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità di Regione Lombardia ha visitato oggi il centro antiviolenza “LiberaMente” di Pavia. Presente anche il Candidato Sindaco della Coalizione di centrodestra Fabrizio Fracassi.
Centro antiviolenza "Liberamente" di Pavia
“Il centro “LiberaMente” - afferma l’Assessore Silvia Piani - rappresenta un punto di riferimento per tantissime donne che cercano aiuto e supporto nel difficile percorso di allontanamento da contesti di violenza. Da Assessore regionale sono orgogliosa delle operatrici che ho incontrato oggi, che con dedizione e straordinaria professionalità affrontano situazioni particolarmente delicate, garantendo servizi di assoluta qualità."
“Innanzitutto dico grazie - commenta Fabrizio Fracassi- a chi ogni giorno si occupa di tematiche così importanti, a chi tutela e protegge donne e minori vittime di violenza. Non solo è fondamentale intervenire per fermare le violenze ma è anche importante provvedere, dopo, ad un percorso di aiuto concreto come ad esempio la ricerca di casa e lavoro. Comune e Regione saranno alleati per sostenere progetti di aiuto ma anche nella prevenzione contro la violenza”
I finanziamenti di Regione Lombardia
Nel mese di marzo, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità, ha deliberato lo stanziamento di oltre 4 milioni di euro in favore dei centri antiviolenza e delle case rifugio, per i servizi e le azioni di prevenzione e contrasto alla violenza di genere per il biennio 2020/2021.
“Un intervento strategico - commenta l’Assessore - che consentirà di finanziare le attività delle 27 reti antiviolenza presenti sul territorio regionale, proseguendo nell’impegno comune nel garantire supporto e assistenza alle donne vittime di maltrattamenti”.
I dati
Nel corso della visita al centro “LiberaMente”, l’Assessore ha inoltre richiamato i dati del fenomeno, ricavati dall’Osservatorio regionale. Il numero di donne che hanno contattato un centro antiviolenza è cresciuto dalle 4.317 unità del 2015, alle 5.892 unità del 2017; solo nella prima metà del 2018, i contatti sono cresciuti ad oltre 7.000 unità.
“Il progressivo incremento del numero di contatti - spiega l’Assessore - indica che il fenomeno è in progressiva emersione, sia per un cambio di passo culturale, sia per la capacità del sistema antiviolenza regionale di dare risposte concrete a chi ne ha bisogno. La visita di oggi vuole essere una testimonianza di vicinanza e nei confronti delle operatrici del centro, di cui siamo orgogliosi”.
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