Domande fino al 31 marzo

Rimozione amianto, a Broni aperto il bando per gli incentivi comunali

Il sindaco Riviezzi: «2021 anno decisivo, siamo attivi su più fronti per archiviare una pagina dolorosa della nostra storia cittadina».

Rimozione amianto, a Broni aperto il bando per gli incentivi comunali
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Rimozione dell'amianto a Broni: aperto il bando per gli incentivi comunali.

Rimozione amianto

«Il 2021 sarà un anno decisivo per liberare la nostra città dall’incubo dell’amianto»: sono ispirate a una visione pragmatica, più che a un mero auspicio, le parole con cui il sindaco Antonio Riviezzi riassume lo “stato dell’arte” di una delle questioni più avvertite dalla comunità di Broni. Proprio in questi giorni è in distribuzione alle famiglie una lettera che illustra il bando, finanziato con fondi comunali, per aiutare i cittadini a rimuovere dalle loro abitazioni e relative pertinenze: a disposizione c’è una dotazione complessiva di 300mila euro, mentre è di 5mila euro la soglia massima del contributo a fondo perduto erogabile per ogni singolo intervento.

«Risorse – ricorda il primo cittadino – che rispondono all’obiettivo di aiutare la popolazione a rimuovere i manufatti realizzati in cemento-amianto, operazione certamente onerosa che, purtroppo, spesso non  ha trovato attuazione proprio per una questione di costi. Invito tutte le persone interessate a raccogliere questa opportunità: sul sito internet del Comune potranno trovare ogni dettaglio del bando, ma sarà anche possibile richiedere maggiori ragguagli contattando telefonicamente l’Ufficio tecnico».

Domande fino al 31 marzo

Nello specifico, per informazioni ci si può rivolgere all’ingegner Paola Smeraldi (0385/257011 - interno 217, paola.smeraldi@comune.broni.pv.it), alla geometra Katia Danelli (0385/257011 - interno 228, katia.danelli@comune.broni.pv.it) e all’ingegner Gian Marco Malattia (0385/257011 - interno 255, gianmarco.malattia@comune.broni.pv.it). L’accesso al bando, che resterà aperto fino alle ore 12 del prossimo 31 marzo, è riservato ai privati (anche condomini) proprietari di edifici in cui siano presenti coperture o altre opere in cemento-amianto denunciate all’Ats prima della data di presentazione della domanda. Escluse dai finanziamenti le imprese, anche individuali, e i lavori già oggetto di altre forme di finanziamento pubblico.

Ampliamento del Sin

Parallelamente prosegue l’impegno dell’amministrazione guidata da Riviezzi sul versante dell’ampliamento del Sin, il Sito di Interesse Nazionale che allo stato attuale include l’area denominata ex Fibronit, già oggetto di bonifica.

«Noi puntiamo ad estendere il Sin a tutto il territorio comunale – aggiunge il sindaco – così da ottenere ulteriori finanziamenti pubblici da destinare alla rimozione dell’amianto. Dopo essere stati ricevuti a dicembre dal Ministero dell’Ambiente, abbiamo chiesto un incontro alla Regione Lombardia proprio per proseguire con l’iter di riperimetrazione del Sito. Non dobbiamo dimenticare che nella nostra città, a seguito di uno studio eseguito alcuni anni fa con l’ausilio di droni, risultano circa 110mila metri quadrati di coperture sparse su casolari, capannoni, case, pollai e garage, il tutto al di fuori dell’area ex Fibronit. In questi anni ci siamo puntualmente interessati del problema e abbiamo ottenuto traguardi significativi – conclude Riviezzi - ma ora è venuto il momento di archiviare una volta per tutte una pagina fra le più dolorose della nostra storia cittadina».

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