XI Censimento

Luoghi del Cuore Fai: nella top ten anche la Chiesa di San Lazzaro a Pavia

La classifica provvisoria dei luoghi più amati in Lombardia: per votare c'è tempo fino al 15 dicembre.

Luoghi del Cuore Fai: nella top ten anche la Chiesa di San Lazzaro a Pavia
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Ultime settimane per partecipare all'XI Censimento de "I Luoghi del Cuore": fino al 15 dicembre si possono votare i luoghi italiani più amati. Nella top ten della classifica provvisoria anche la Chiesa di San Lazzaro a Pavia.

Luoghi del Cuore Fai

Mancano poche settimane alla conclusione della 11ª edizione de “I Luoghi del Cuore”, il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano promosso dal FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano ETS in collaborazione con Intesa Sanpaolo.

Fino al 15 dicembre 2022 sarà possibile votare i propri luoghi più cari, che consideriamo speciali e che, per questo, vogliamo proteggere e far conoscere a sempre più persone. L’Italia, con il suo paesaggio, i monumenti, le tradizioni, i borghi e le città d’arte, ha un patrimonio straordinario che ognuno di noi può contribuire a tutelare, valorizzare o salvare da degrado e abbandono attraverso la partecipazione al censimento del FAI: votare uno o più luoghi del cuore è un gesto semplice e concreto, uno strumento di impegno civile che permette di fare del bene al nostro Paese, prendendo parte alla cura e alla valorizzazione dei suoi beni d’arte e di natura.

Superato il milione di voti ricevuti fino a oggi per questa edizione lanciata il 12 maggio, con la classifica nazionale provvisoria dei luoghi più amati dagli italiani - consultabile sul sito www.iluoghidelcuore.it - che registra continui cambi di posizione tra gli oltre 37.000 luoghi votati.

La classifica provvisoria

Ai primi tre posti per il momento restano saldi il Museo dei Misteri di Campobasso, con le sue macchine processionali settecentesche, la Chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli (LE), realizzata tra XII e XII secolo e bisognosa di recupero, e la Fonderia di Campane Achille Mazzola di Valduggia (VC), luogo di eccellenza artigiana in attività dal XV secolo al 2003 e oggi da valorizzare.

Tra le novità, l’ingresso nelle prime dieci posizioni della Via Vandelli, strada che tocca diverse località in Emilia-Romagna e Toscana, voluta nel XVIII secolo dal duca Francesco III d'Este, della Basilica dei Fieschi a Cogorno (GE), uno dei monumenti meglio conservati tra romanico e gotico della Liguria, e della Fascia Olivata Assisi-Spoleto, paesaggio culturale frutto di secoli di interazione tra uomo e ambiente, rispettivamente al quarto, settimo e decimo posto.

“I Borghi e i loro luoghi”

La classifica speciale dedicata a “I Borghi e i loro luoghi” - frutto dell’attenzione che il FAI dedica da tempo alle aree interne, di cui i borghi, ovvero i piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti, rappresentano il tipico tessuto insediativo, nonché i custodi di importanti patrimoni d’arte e natura - è per ora guidata dalla Fonderia Mazzola di Valduggia (VC), seguita dal Castello e Borgo medievale di Cremolino (AL), insediamento storico dell’Alto Monferrato, che ha passeggiate e punti panoramici bisognosi di manutenzione, e dal Cimitero Vecchio di Santo Stefano di Camastra (ME), le cui 90 antiche tombe, originariamente rivestite di maioliche, necessitano di restauro.

I giochi sono ancora apertissimi perché si sta entrando nella fase finale, la più intensa, in cui si moltiplicano le iniziative dei comitati attivi nelle raccolte firme e ogni voto si può condividere, affinché i propri luoghi del cuore diventino anche quelli di altri. Il censimento del FAI ha dunque una preziosa valenza culturale, ma anche sociale.

È il più importante progetto nazionale che offre una voce alle comunità, oltre che ai singoli cittadini: sono quasi 1.000 i comitati spontanei e le associazioni – di cui 142 quelli registrati finora quest’anno - che dal 2003 a oggi vi hanno partecipato, mobilitando sindaci, scuole, testimonial e popolando piazze e feste locali per far votare beni bisognosi di recupero e attenzione. In molti casi sono accaduti dei “piccoli miracoli”: la visibilità ottenuta grazie a “I Luoghi del Cuore”, anche al di là del sostegno diretto del FAI e di Intesa Sanpaolo, ha dato vita a circoli virtuosi e attratto fondi. Luoghi in abbandono da decenni sono stati così restaurati e riaperti al pubblico, ritrovando un futuro.

Per permettere di conteggiare i tanti voti che arriveranno in chiusura di censimento, la classifica definitiva verrà comunicata entro marzo 2023. Ma l’azione benefica de “I Luoghi del Cuore” non si ferma con l’annuncio dei risultati. Nelle dieci edizioni a oggi concluse, FAI e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto 139 progetti di restauro e valorizzazione in 19 regioni. Grazie a questa iniziativa e alla massiccia partecipazione delle persone, il destino dei luoghi può davvero cambiare.

Nella top ten anche Pavia

Ecco i luoghi che sono, per ora, ai primi posti della classifica provvisoria della Lombardia:

  • Villaggio operaio di Crespi d’Adda, Capriate San Gervasio (BG)
  • Santuario e Chiesa rupestre di San Vittore Martire, Brembate (BG)
  • Circolo Combattenti e Reduci, Milano
  • Villa Mirabellino del Parco della Reggia, Monza
  • Cascina dei Poveri, Busto Arsizio (VA)
  • Plesso storico di San Michele, Torre de’ Busi (BG)
  • Cappella di San Rocco, Villongo (BG)
  • Corenno Plinio, Dervio (LC)
  • Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro, Leggiuno (VA)
  • Strada della Forra, Tremosine sul Garda (BS)
  • Chiesa di San Lazzaro, Pavia
  • Chiesa di San Giorgio, Bottanuco (BG)

Chiesa di San Lazzaro, Pavia

La Chiesa di San Lazzaro è situata fuori le mura antiche di Pavia, lungo la via Francigena, che in questo tratto un tempo riprendeva il percorso dell’antica strada romana che collegava la città a Cremona, Piacenza, fino a Roma. La prima notizia certa della sua esistenza risale al 1157 quando l’aristocratico pavese Gislenzone Salimbene donò alla Chiesa alcune proprietà fondiarie. Grazie a una serie di documenti del XIV secolo sappiamo che l’ospedale annesso era specializzato nell’assistenza ai malati di lebbra. Papa Pio IV, nel 1565, assegnò la gestione della chiesa e dell’ospedale all’Ordine di San Lazzaro, nato a Gerusalemme nel XII secolo per dare cure e assistenza ai lebbrosi. Il bene si presenta in discreto stato di conservazione per quanto riguarda la facciata e l'interno, caratterizzato da resti di affreschi databili ai primi decenni del XIII secolo che rappresentano l’Incoronazione di Cristo e della Vergine. Gli spazi esterni diversamente versano in cattive condizioni, soprattutto a causa del distacco di porzioni incoerenti di intonaco dal muro, e non sono al momento fruibili. L’obiettivo del neonato comitato “Amici di San Lazzaro”, che lo sta facendo ora votare al censimento del FAI, è quindi quello di poter recuperare le aree a rischio e promuovere il complesso come centro per l’organizzazione di attività culturali, artistiche, musicali o ricreative di interesse sociale.

Come votare

Fino al 15 dicembre 2022 è ancora possibile votare i propri “Luoghi del Cuore”. Come?

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