Traffico illegale di farmaci, sequestrate migliaia di "pillole anti-Covid"
Una volta immessi in commercio avrebbero generato un volume d’affari di oltre un milione di euro.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott.ssa Maria Letizia Mocciaro, hanno scoperto e bloccato un ingente traffico illegale di farmaci ed integratori alimentari.
Dodicimila compresse “Anti-COVID-19” e mezzo milione di integratori alimentari risultati pericolosi
Le indagini condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, come riporta Prima Milano, sono iniziate nel mese di gennaio di quest’anno, hanno portato al rinvenimento nei locali di due esercizi commerciali, facenti capo a soggetti economici di nazionalità cinese, di un’ingente quantitativo di confezioni riportanti la dicitura “Anti-COVID-19”, contenenti dodicimila compresse, poste in vendita dai titolari senza detenere idoneo titolo, nonché di mezzo milione di integratori alimentari risultati pericolosi per la salute pubblica e, conseguentemente, sottoposti a sequestro.
Le analisi di laboratorio dell’Università degli Studi di Milano
Mirate analisi di laboratorio condotte dall’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Chimica su campioni del materiale in sequestro hanno, infatti, rivelato una composizione differente rispetto a quanto dichiarato sul confezionamento, oltre che per la presenza di metalli pesanti, anche per il rinvenimento di sostanze potenzialmente nocive per la salute dei consumatori.
Un volume d’affari di oltre un milione di euro
Tra i farmaci sequestrati, che una volta immessi in commercio avrebbero generato un volume d’affari di oltre un milione di euro, sono state individuate anche numerose compresse di Kamagra (generico del Viagra) destinate ad un'ampia platea di utenti, con evidenti rischi per la salute determinati dall’assunzione di farmaci privi di ogni forma di controllo circa l’origine, la produzione e/o conservazione.
L’attività investigativa è risultata particolarmente complessa in relazione alla difficoltà di ricostruire la provenienza dei prodotti che, una volta entrati nel territorio nazionale, venivano immediatamente frazionati e posti in vendita in numerosi esercizi commerciali compiacenti.
Denunciati due cittadini cinesi
Con il sequestro dell’ingente quantitativo di farmaci e di integratori alimentari è scattata anche la denuncia per due cittadini cinesi per i reati di abuso della professione di farmacista, commercio e/o somministrazione di medicinali guasti e/o imperfetti e frode in commercio.