Terre d'Oltrepò: chiusa la vendemmia del Pinot, ora si passa alle rosse
Il presidente Giorgi: “Abbiamo lavorato 160quintali di uva. Più qualità e prospettive buone sotto il profilo remunerativo”.
Terre d'Oltrepò: chiusa la vendemmia del Pinot, ora si passa alle rosse. Il presidente Giorgi: “Abbiamo lavorato 160quintali di uva. Più qualità e prospettive buone sotto il profilo remunerativo”.
Terre d'Oltrepò: chiusa la vendemmia del Pinot
Chiusa la vendemmia del Pinot, ora si passa al Riesling e al Moscato. Questa settimana si parte anche con le uve rosse per l’avanzamento repentino della maturazione. Primo bilancio positivo per la cantina Terre d’Oltrepò che ha lavorato in questo primo frangente di vendemmia 2019 oltre 160mila quintali di uva.
A confermare il dato è il presidente del colosso vinicolo lombardo, Andrea Giorgi che fa il punto della situazione a poche ore dall’inizio della raccolta della varietà Riesling.
“Siamo soddisfatti – spiega – del risultato ottenuto. La quantità lavorata di uva è calata, ma la qualità è sicuramente migliore. Questa situazione, che si rispecchierà, stando alle previsioni, anche sulle altre uve, fa ben sperare sotto il profilo remunerativo e sotto il profilo qualitativo del prodotto che ne uscirà. Chiuso il capitolo del Pinot, ora i nostri tecnici si concentreranno sulla raccolta del Riesling, del Moscato e delle uve rosse. Le nostre cantine sono sottoposte a un grande tour de force causato dalla contemporanea pigiatura di uve di qualità diverse che vanno valutate e lavorate attentamente”.
La settimana scorsa è ritornato in cantina anche l’enologo di fama mondiale Riccardo Cotarella che ha visionato ed assaggiato i primi campioni di prodotto.
“Insieme al nostro qualificato staff di enologi – spiega Giorgi – Cotarella ha analizzato le basi spumante ed altri vini andando a tarare alcuni aspetti che porteranno sicuramente maggiore qualità al prodotto finale. L’enologo tornerà nelle prossime ore per testare e verificare con i propri occhi le tipologie di uva in arrivo in questi giorni”.
Giorgi esprime soddisfazione anche per come sono state gestite le prime settimane di vendemmia. “Abbiamo cercato di limitare il disagio ai conferitori con il massimo impegno. La nuova filosofia aziendale di rispetto verso il prodotto e la divisione delle partite hanno creato qualche inevitabile rallentamento, ma nonostante ciò tutto è filato via liscio. – commenta il numero uno della cantina - Questo aspetto è importante per salvaguardare l’uva in entrata. Inoltre tutti i sistemi di tracciabilità e di gestione in cantina del prodotto hanno funzionato al meglio. Questo risultato positivo va condiviso con il nostro staff che da metà agosto è in prima fila gestendo al meglio questo momento cruciale dell’azienda. Sono convinto che con la vendemmia 2019 si apre un capitolo nuovo per la nostra realtà in quanto abbiamo in cantiere importanti progetti che ci permetteranno di fare un vero e proprio salto di qualità”.
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