Segnalazione animali esotici: ancora pochi giorni per farlo, poi partono le sanzioni
C'è tempo fino al 31 agosto per segnalare la detenzione di questi animali.
Se si detiene un animale di una specie esotica ritenuta invasiva c'è tempo fino al 31 agosto 2019 per segnalarlo.
L'obbligo di segnalazione
Con l'avvicinarsi della scadenza di sabato 31 agosto, l'assessorato al Turismo, Commercio, Artigianato, Politiche economiche, Benessere e Tutela Animale del Comune di Pavia, ricorda a tutti i cittadini di mettersi in regola, denunciando il possesso o l'allevamento di animali da compagnia inseriti nell'elenco delle "Specie esotiche invasive" varato dall'Unione Europea nel decreto 230 del 2017, anche – e soprattutto - per evitare di incorrere nelle pesantissime sanzioni previste dalla legge.
Specie esotiche invasive
Le "Specie esotiche invasive" costituiscono una delle principali causa di perdita di biodiversità, con gravi ripercussioni agli ecosistemi naturali ed ingenti danni economici. Si tratta delle specie di animali e di piante originarie di altre regioni geografiche (volontariamente o accidentalmente introdotte sul territorio nazionale), che hanno sviluppato la capacità di costituire e mantenere popolazioni vitali allo stato selvatico e che si insediano talmente bene da rappresentare una vera e propria minaccia.
Obbligo di denunciare la detenzione di specie esotiche invasive
Per contrastare il fenomeno della perdita di biodiversità il 14 febbraio 2018 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 230 del 15 dicembre 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 30 gennaio 2018.
I proprietari di animali da compagnia tenuti a scopo non commerciale e appartenenti a specie esotiche invasive sono infatti autorizzati a detenerli fino alla fine della vita naturale degli esemplari, purché il possesso sia denunciato secondo quanto previsto dall'articolo 26, comma 1 del decreto 230 e, nella denuncia, il proprietario fornisca adeguate informazioni relative alla specie, al sesso ed all'età degli esemplari, nonché la descrizione delle modalità di confinamento e delle misure adottate per garantire l'impossibilità di riproduzione e la fuoriuscita. La mancata denuncia di possesso è punita con sanzioni tra 150 e 20.000 euro e per la violazione dei divieti di introduzione, detenzione, trasporto, utilizzo, scambio o cessione e riproduzione si va da 1.000 a 50.000 euro.
Se rilasciati in ambiente si rischia il carcere
Il reato più grave, il rilascio in ambiente, è punibile invece con arresto sino a tre anni e sanzioni tra 10.000 e 150.000 euro.
Per la denuncia è sufficiente compilare, eventualmente con l'aiuto del proprio veterinario, un modulo scaricabile on line dal sito del ministero dell'Ambiente http://www.minambiente.it/pagina/specie-esotiche-invasive e inviarlo al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
L'attestazione dell'invio, tramite PEC, fax o raccomandata postale, autorizza automaticamente il proprietario a continuare a detenere il proprio animale da compagnia.
Le specie nel mirino si possono trovare sul sito dell'ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) dove c'è l'elenco completo di specie considerate invasive interessate dal decreto.