PAVIA

Ragazza 15enne violentata sulle rive del Ticino: identificato l'aggressore, è un minorenne

I due si erano conosciuti attraverso Instagram: dopo la violenza la giovane aveva anche tentato di togliersi la vita

Ragazza 15enne violentata sulle rive del Ticino: identificato l'aggressore, è un minorenne
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Identificato l'autore della violenza ai danni di una ragazza di 15 anni avvenuto nel pomeriggio di Santo Stefano sulle rive del Ticino a Pavia.

Identificato l'aggressore della 15enne

Dopo oltre dieci giorni di indagini serrate, la polizia è riuscita a identificare il presunto autore del un grave episodio di violenza ai danni di una giovane ragazza di 15 anni, avvenuto il pomeriggio del 26 dicembre scorso sulle rive del fiume Ticino a Pavia. Si tratterebbe di un ragazzo minorenne che saltuariamente risiede in città.

Il giovane aveva trascorso il pomeriggio di Santo Stefano in compagnia della vittima, una ragazza tunisina, dopo che i due si erano conosciuti, secondo quanto riferito dalla 15enne, la vigilia di Natale su Instagram.

Irreperibile

Le indagini sono in corso per stabilire se il giovane identificato sia effettivamente il responsabile della violenza sessuale. Alcune telecamere di videosorveglianza del centro storico avrebbero inquadrato i due giovani mentre si dirigono verso il Ponte Coperto, per poi imboccare via XXV Aprile e giungere infine nell'area Vul, sulla riva del Ticino, dove si è consumata la violenza.

Nonostante l'identificazione, il sospettato risulta attualmente irreperibile, e le forze dell'ordine stanno cercando di rintracciarlo. Non è escluso che abbia lasciato la provincia per evitare l'arresto. Le autorità mantengono il massimo riserbo sulla vicenda per non compromettere la fase finale dell'indagine.

L'abuso

La violenza si è consumata nel pomeriggio di Santo Stefano quando i due giovani, entrambi nordafricani, si sono dati appuntamento alla stazione di Milano Porta Garibaldi. Il ragazzo ha quindi invitato la giovane a seguirlo a Pavia, dove le ha detto di risiedere. Hanno quindi preso un treno e raggiunto la città.

Ma qui è iniziato l'incubo. Il ragazzo, ha infatti portato la 15enne nell'area Vul, in riva al Ticino, dove ha poi abusato di lei. La giovane, dopo la violenza, per la disperazione e per la vergogna, ha deciso di farla finita e si è gettata nelle acque gelide del fiume.

Tenta il suicidio

Prima di compiere il gesto estremo, ha però contattato il 112 dicendo di voler lasciare un messaggio per la mamma. Una telefonata che le ha di fatto salvato la vita: gli agenti, infatti, dopo aver localizzato il suo cellulare sono accorsi sul posto.

Qui gli agenti hanno iniziato a perlustrare la zona con le torce in dotazione, individuando, nonostante l’oscurità e la fitta foschia, la ragazza nelle acque del fiume, a circa 6 metri dalla riva, aggrappata ad un grosso ramo. 

Gli agenti a quel punto non hanno esitato a tuffarsi, e sono riusciti a riportarla a riva grazie ad una "catena umana". Una volta fuori pericolo, la 15enne è stata trasportata al Policlinico San Matteo di Pavia, dove le è stato riscontrato uno stato di ipotermia. Dopo le cure è stata dimessa con una prognosi di due giorni.

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