La sentenza

Omicidio Lidia Peschechera, il fidanzato condannato a 20 anni

L'accusa per Alessio Nigro aveva chiesto l’ergastolo: è stato riconosciuto il vizio parziale di mente.

Omicidio Lidia Peschechera, il fidanzato condannato a 20 anni
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Omicidio Lidia Peschechera, il fidanzato condannato a 20 anni: per Alessio Nigro l'accusa aveva chiesto l'ergastolo, ma è stato riconosciuto il vizio parziale di mente.

Omicidio Lidia Peschechera, Alessio Nigro condannato a 20 anni

Alessio Nigro è stato condannato a 20 anni. Il pm Diletta Balduzzi aveva chiesto nei suoi confronti l'ergastolo, ma gli è stato riconosciuto il vizio parziale di mente.

Il 28enne, reo confesso, è accusato di aver barbaramente ucciso Lidia Peschechera, 49 anni, allora sua fidanzata. Un delitto, per l’accusa, commesso "in modo lucido e brutale, senza provare mai rimorso e mostrando una indifferenza disumana anche nelle fasi successive all’omicidio".

Il delitto

Un rapporto travagliato quello tra Alessio e Lidia. Che forse, la donna, voleva troncare. Il delitto è infatti avvenuto al culmine dell'ennesimo litigioNigro, l'ha uccisa strangolandola nella notte tra il 12 e il 13 febbraio 2021, all'interno dell'abitazione della donna in via Depretis a Pavia.

L'uomo dopo aver ucciso la donna, e nonostante la presenza del cadavere, rimase nella casa del delitto per tre giorni. Con il cellulare della vittima inviò anche dei falsi messaggi al datore di lavoro della donna per non allarmarlo della sua assenza. Ma quest'ultimo, leggendo quegli strani messaggi, si insospettì e allertò i soccorsi.

Quando i soccorritori arrivarono trovarono il cadavere della 49enne, ormai in evidente stato di decomposizione, coperto da un asciugamano, ancora con i vestiti e le scarpe addosso, adagiato nella vasca da bagno.

Gli inquirenti ci hanno messo poco a capire cosa fosse successo. Nigro nel frattempo aveva fatto perdere le sue tracce. Lo hanno trovato dopo un'indagine lampo in un ostello di Milano, dove si era rifugiato per sfuggire alle ricerche. Una volta interrogato dal Procuratore della Repubblica Dottor Mario Venditti e dal Sostituto Procuratore Dottoressa Diletta Balduzzi, ha confessato il delitto senza però indicare il movente.

Aveva confessato di avere commesso il delitto spiegando di non essere lucido in quanto aveva la mente offuscata dall'assunzione di alcol.

Riconosciute provvisionali

Oltre alla condanna a 20 anni, sono state riconosciute provvisionali tra 30 e 40mila euro per parti civili: mamma, sorella ed ex marito.

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