Un progetto Rotary eClub 2050

Nasce "Dolce positivo" il progetto per trovare lavoro a ragazzi con disabilità intellettive

Ce lo racconta, Rossella Buratti, referente Rotary del progetto avviato a Vigevano.

Nasce "Dolce positivo" il progetto per trovare lavoro a ragazzi con disabilità intellettive
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Rossella Buratti, ci spiega il progetto "Dolce Positivo" avviato a Vigevano per trovare lavoro a ragazzi con disabilità intellettive.

"Dolce Positivo"

Dolce positivo è un progetto del Rotary avviato a Vigevano per offrire possibilità lavorative a ragazzi con disabilità intellettive. “Da tempo il Rotary eClub 2050 stava cercando un territorio per poter avviare questo genere di progetto e io ho proposto la mia città. – ha spiegato Rossella Buratti, referente Rotary per questo progetto e residente a Vigevano, attiva da anni nel settore del volontariato – La Fondazione Rotary e la Fondazione Piacenza e Vigevano hanno contribuito in modo significativo alla nascita di questo progetto, mentre la gestione è stata affidata alla Cooperativa Sociale Geletica, presieduta da un volontario rotariano, e fondata da genitori di ragazzi disabili. La Cooperativa si occupa di gestire tutta quella che è l’organizzazione del progetto e i ragazzi”.

“Si tratta di una cooperativa sociale di tipo B, dove il personale disabile deve costituire almeno il 30% della forza lavoro. Nella Cooperativa Geletica invece il personale svantaggiato è la maggioranza, pari al 60%. L’idea iniziale era stata quella di aprire una gelateria, da qui il nome ‘Geletica’ – continua Rossella – Volevamo però avere la possibilità di offrire ai ragazzi un posto di lavoro che non fosse riservato ad uno specifico periodo stagionale, ne è nato così anche il bar e la pasticceria artigianale”. Attualmente nella cooperativa i ragazzi assunti con disabilità sono sei, di cui quattro con un contratto a tempo indeterminato. Un pasticcere, un gelatiere certificato, e quattro che svolgono la mansione di barman e personale di sala.

In campo anche Fondazione Comunitaria

La collaborazione di Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia è stata fondamentale per il mantenimento e l’evoluzione del progetto. “Il finanziamento Rotary e della Fondazione Piacenza e Vigevano ci hanno consentito di avviare il locale ma mantenere un’attività del genere comporta dei costi fissi notevoli e la Fondazione Comunitaria ci ha sostenuto in maniera significativa. Ci sono stati approvati due progetti uno nel 2018 e poi un altro nel 2019 e per quest’anno ne abbiamo un terzo in via d’approvazione, rimasto bloccato a causa del covid. Il primo finanziamento è stato un contributo di 18mila euro, che sono stati utilizzati per gli stipendi dei ragazzi. Il secondo invece ‘Dolce positivo on the road’ riguardava l’ampliamento della nostra attività per fornire anche un servizio di catering, attraverso l’acquisto di un carretto per il gelato. Questo ha permesso ai ragazzi di aumentare la loro autonomia, realizzando catering per coffee break/pranzi/apericene per diverse associazioni, ma anche per cene, anche di gala e manifestazioni sportive. In particolare quest’estate i ragazzi hanno portato il loro gelato anche alla rassegna di cinema all’aperto in castello organizzata dal comune di Vigevano”.

"Laboratorio positivo"

L’ultimo progetto presentato dalla cooperativa per il 2020 si chiama “Laboratorio positivo”, e si prefigge lo scopo di mettere in contatto il mondo carcerario con quello della disabilità. Attraverso l’organizzazione di corsi professionalizzanti all’interno del carcere, tenuti dai ragazzi disabili, che permetteranno ai detenuti di acquisire capacità spendibili una volta rientrati nella società. “Senza la Fondazione, nulla di tutto questo però sarebbe stato possibile – aggiunge Rossella – Hanno accolto il nostro progetto, nonostante il suo essere così innovativo, che poteva rappresentare un alto fattore di rischio. Ci hanno sempre sostenuto, riuscendo a vedere le potenzialità e l’importanza di un progetto del genere per il territorio”.

“Il nostro obiettivo per il futuro è di continuare a crescere, sicuramente inseriremo prossimamente altri tirocinanti, ma più avanti puntiamo anche a creare dei corsi d formazione in cui i nostri ragazzi possano insegnare il mestiere ad altri ragazzi come loro perché possano trovare un’occupazione anche all’esterno della nostra cooperativa” conclude Rossella.

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