Continuano le indagini

Morta di parto a 30 anni, ancora nessuna risposta sulla tragedia di Andreea e del piccolo Sasha

L'inchiesta continua: periti al lavoro sulle cause e sulle possibili responsabilità mediche

Morta di parto a 30 anni, ancora nessuna risposta sulla tragedia di Andreea e del piccolo Sasha
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Morta di parto a 30 anni: ancora nessuna risposta sulla tragedia di Andreea e del piccolo Sasha. Periti ancora al lavoro per accertare cause e possibili responsabilità mediche. La tragedia lo scorso mese di dicembre al San Matteo.

Morta di parto a 30 anni,

A più di tre mesi dalla tragedia, il mistero sulle cause della morte di Andreea Mihaela Antochi e del suo bambino, Sasha, resta ancora irrisolto. La giovane madre, 30 anni, ha perso la vita il 17 dicembre scorso all'ospedale San Matteo di Pavia durante il parto, portando con sé anche il figlio che stava per venire al mondo.

Indagini ancora in corso

La procura di Pavia, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, aveva affidato l’incarico di consulente al medico legale Francesco Ventura di Genova. Tuttavia, il tempo richiesto per far luce sulla vicenda si è rivelato insufficiente: la complessità del caso ha spinto gli esperti a chiedere una proroga per completare l’analisi. Anche l’ospedale San Matteo ha nominato due specialisti per contribuire alla perizia.

Embolia da liquido amniotico

L’autopsia ha inizialmente ipotizzato un’embolia da liquido amniotico, probabilmente causata dalla rottura della placenta. Ma resta da chiarire se vi siano state responsabilità sanitarie nella gestione del parto e se le procedure adottate siano state corrette.

Anche la parte offesa ha nominato un team di esperti per analizzare le cartelle cliniche e verificare eventuali irregolarità. Il medico legale Andrea Verzelletti, affiancato da un anatomopatologo e un ginecologo, sta conducendo approfondimenti per capire se vi siano state omissioni o ritardi nella gestione della paziente.

Andreea Morta di Parto
Andreea con le scarpine di Sasha

La tragedia

Andreea, la cui gravidanza fino a quel momento non aveva mostrato complicazioni, si era recata in ospedale qualche giorno prima della data prevista per l’induzione, accusando pallore e dolori. I medici, però, avevano deciso di non trattenerla, rimandandola a casa.

Il 15 dicembre, la donna è tornata con il marito: il travaglio è iniziato quella notte ed è durato per l’intera giornata successiva. La situazione è precipitata in sala parto, quando Andreea ha perso conoscenza. I rianimatori hanno tentato disperatamente di salvarla, mentre i medici procedevano con un cesareo d’urgenza per il piccolo Sasha, che però è arrivato in Terapia intensiva neonatale in condizioni critiche e non è sopravvissuto.

Le indagini si stanno concentrando su tre aspetti chiave:

  • I sintomi avvertiti dalla donna nei giorni precedenti, e il motivo per cui non sia stata trattenuta in ospedale.
  • La sua richiesta di un taglio cesareo, avanzata dopo tre ore di travaglio, e l’eventuale valutazione del personale medico in merito.
  • I tempi effettivi dell’intervento d’urgenza, per verificare se sia stato eseguito in maniera tempestiva o con un ritardo fatale.

Due operatori sanitari indagati

Finora, due operatori sanitari sono stati raggiunti da un avviso di garanzia, ma gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulle loro posizioni. L'indagine punta a chiarire non solo le cause mediche della tragedia, ma anche eventuali responsabilità nelle decisioni prese durante il ricovero e il parto.

Il taglio cesareo negato

Il dolore del marito Florin

Un elemento sotto esame è la decisione di non ricorrere al taglio cesareo. Anche il marito di Andreea, Florin Catalin Lovin, ha chiesto chiarimenti in merito alla gestione del parto, accusando i medici di non aver preso sul serio i sintomi di malessere che Andreea aveva manifestato nei giorni precedenti.

Secondo quanto riportato nella denuncia presentata alla Procura, la donna aveva chiesto più volte di poter partorire con il cesareo, ma le sue richieste erano state ignorate. Sembra infatti che i medici avessero sconsigliato questa opzione ritenendola non necessaria.

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