Malessere e disagio giovanile: il progetto pavese

Le scuole e le istituzioni scolastiche, i docenti, i genitori e tutti gli operatori che a vario titolo si interessano di disagio operativo, possono consultare il sito del progetto www.tiascoltiamo.it.

Malessere e disagio giovanile: il progetto pavese
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Dopo il convegno del giorno 8 marzo, dove sono stati illustrati i risultati dei questionari, illustrate le situazioni e le esigenze delle scuole e dei centri di formazione, fatta un’analisi psico – sociale del disagio giovanile, è il momento di passare alla seconda fase: quella operativa. Le scuole e le istituzioni scolastiche, i docenti, i genitori e tutti gli operatori che a vario titolo si interessano di disagio operativo, possono consultare il sito del progetto www.tiascoltiamo.it. È un sito di facile consultazione che mette in evidenza le finalità del progetto e le procedure per accedere ai servizi offerti.

Il sito

Prima di tutto la possibilità di accedere, da parte degli studenti, dei giovani e anche dei genitori, ad uno sportello online dove possono trovare la consulenza di uno psicologo. È  necessario iscriversi al progetto tramite la mail info@tiascoltiamo.it e prenotarsi cliccando sull’apposito tasto (Prenota). La mail info@tiascoltiamo.it può essere anche utilizzata per richiedere informazioni.

 Lo sportello

Il progetto ha la sua peculiarità in questa possibilità di “incontro on line”, ma si articola e viene integrato dalla offerta di formazione per tutti gli adulti che rappresentano i riferimenti reali e simbolici del soggetto in età evolutiva. In sostanza, se lo sportello, come fase di ascolto, si fa carico di un disagio conclamato (ma anche di una voglia di chiarirsi sul proprio Sé) l’offerta formativa per docenti e genitori, tende sia alla prevenzione che alla cura (nel senso del prendersi cura di una richiesta d’aiuto).

Infatti, il disagio adolescenziale non è altro che il sintomo di una società psicogena, il sintomo della famiglia, della cultura, di una dialettica patologica tra l’Io e l’Altro e tra l’Io, come immagine e maschera con le quali la persona si propone agli altri e il suo mondo più profondo e nascosto, fatto di emozioni e pulsioni.

In sostanza il problema dell’adolescente è un problema che riguarda tutti, in un rapporto di reciproca determinazione e quindi richiederebbe la partecipazione di tutti alla sua soluzione: tutti gli adulti di riferimento, genitori, educatori, docenti.

I corsi

corsi tratteranno quelle tematiche psico sociali che sono alla base dell’erosione della dialettica intersoggettiva, del dialogo e delle relazioni significative, causata, in questa società consumistica ed edonistica, dalla ricerca sfrenata dell’oggetto da consumare, che alla fine, rende il soggetto,“oggetto tra gli oggetti”.

La stessa fenomenologia del bullismo, non è altro che una forma perversa di voler reificare l’Altro, di volerlo rendere oggetto del proprio godimento, che è tanto maggiore, quanto più vasta è la platea che gode con lui, mentre altri, magari, non meno colpevolmente, assistono con indifferenza o si girano dall’altra parte.

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