STRADELLA

Lupa gravemente ferita: intrappolata in un laccio e poi presa a bastonate, individuato il responsabile

Denunciata una persona per maltrattamenti

Lupa gravemente ferita: intrappolata in un laccio e poi presa a bastonate, individuato il responsabile
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Lupa intrappolata in un laccio, individuato un responsabile che è stato denunciato per maltrattamenti.

Lupa gravemente ferita

Il 14 marzo 2024, i Carabinieri Forestali dei nuclei di Rivanazzano, Varzi e Zavattarello hanno eseguito una perquisizione in tre obiettivi situati nel comune di Stradella, precisamente nelle località di Peschiera/Colombetta. Questa operazione è stata condotta nell'ambito di un'indagine delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia, in seguito al ritrovamento il 22 febbraio 2024 di un lupo intrappolato in un laccio metallico, gravemente ferito.

Sequestrati lacci metallici

La perquisizione era finalizzata alla ricerca di prove relative ai reati di tentata uccisione e maltrattamento di animali, nonché danneggiamento di un esemplare di fauna appartenente a specie protetta. Tra i tre obiettivi ispezionati, uno ha dato esito positivo. In una delle proprietà, infatti, sono stati sequestrati sette lacci metallici, di cui uno posizionato per catturare altri animali. Questi lacci sono risultati identici per manifattura e tipologia a quello utilizzato per ferire il lupo.

Una persona denunciata

Al termine dell'attività, una persona è stata denunciata all'autorità giudiziaria per i reati di cui sopra. Questa azione dei Carabinieri Forestali dimostra l'impegno delle forze dell'ordine nel contrastare il maltrattamento degli animali e proteggere le specie protette.

Il rinvenimento dell'animale

Come già detto, un esemplare femmina di lupo era stata rinvenuta da alcune volontarie ENPA intrappolata in un laccio metallico posizionato da bracconieri in un terreno della zona di Stradella.

La lupa, dopo essere stato liberata, era stato trasferita al CRAS di Cascina Fornace a Codevilla, gestito dalla dottoressa Giovanna Grassi e da qui al CRAS Monte Adone di Bologna dove le radiografie eseguite sull'animale avevano rivelato una massiccia presenza di fratture al cranio, facendo dedurre che fosse stata percossa con violenza al capo e lasciata lì appesa agonizzante.

Nonostante le gravi lesioni, la lupa è sopravvissuta, tuttavia, le sue condizioni rimangono critiche e le ferite subite potrebbero lasciare esiti permanenti.

I CRAS in Lombardia

Una storia a lieto fine anche grazie al CRAS di Codevilla, uno dei 9 centri lombardi specializzati nel recupero di animali selvatici.  Per sostenere i centri nelle loro attività quotidiane, Regione Lombardia ha recentemente stanziato 510mila euro. . Lo prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, di concerto con l'assessore al Territorio e Sistemi verdi, Gianluca Comazzi.

"In Lombardia - dichiara l'assessore Beduschi - sono attivi 9 centri di recupero della fauna selvatica, che nel 2023 hanno soccorso più di 11.000 uccelli e mammiferi sul territorio regionale, tra cui numerosi esemplari appartenenti a specie di particolare rilievo conservazionistico. La loro attività è preziosa per la salvaguardia di questi animali, che spesso rimangono feriti a causa di avvelenamento, incidenti stradali o per il contatto con i cavi dell'alta tensione e che grazie a questi centri possono essere recuperati, con benefici per la biodiversità lombarda", ha dichiarato l'assessore all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, di concerto con l'assessore al Territorio e Sistemi verdi, Gianluca Comazzi.

"Presidi fondamentali"

"Con questo stanziamento da oltre mezzo milione di euro - afferma l'assessore Gianluca Comazzi - garantiamo la continuità dei servizi di assistenza veterinaria erogati dai centri di recupero. I 9 C.R.A.S. presenti sul nostro territorio sono presidi fondamentali per il trattamento e recupero degli animali selvatici. Abbiamo dimostrato ancora una volta l'impegno di Regione Lombardia per la tutela del proprio patrimonio faunistico".

Di seguito, i C.R.A.S. autorizzati sul territorio regionale:

  • C.R.A.S. Cascina-Fornace (Comune di Codevilla - Associazione Cascina Fornace PV);
  • C.R.A.S. la Fagiana (LIPU - MI);
  • C.R.A.S. Loghino Bosco (Ass. Anpana Mantova - MN);
  • C.R.A.S. del Parco dell'Adamello - (Comunità Montana di Valle Camonica - Associazione 'LontanoVerde' - BS);
  • C.R.A.S. Parcobaleno (Coldiretti di Mantova - Associazione Antecittà - MN);
  • C.R.A.S. San Rocco (Provincia di Sondrio - SO);
  • C.R.A.S. Stella del Nord (Associazione LEIDAA - Calolziocorte - LC);
  • C.R.A.S. Valpredina (WWF Bergamo - Brescia - BS)
  • C.R.A.S. Vanzago (WWF Vanzago MI).
Commenti
Giorgio

Giusto ! Nome , cognome e indirizzo. Questa gentaglia non merita di potersi nascondere dietro l' anonimato.

M

Cosa ne penso? Che di questa gentaglia si dovrebbe far nome, cognome e dare l'indirizzo...

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