Non abbassare la guardia

L’assegno da mille euro per i funerali, quello per i malati di tiroide e quello per i diabetici. La Cisl smaschera le bufale

Agli uffici arrivano, sempre più spesso, telefonate di chiarimenti relativi a fake news che impazzano sul web.

L’assegno da mille euro per i funerali, quello per i malati di tiroide e quello per i diabetici. La Cisl smaschera le bufale
Pubblicato:

La pandemia ci ha reso tutti più soli. Soprattutto gli anziani che nel corso dell’ultimo anno, rintanati in casa per proteggersi dal virus, hanno avuto poche possibilità di contatto con le persone e hanno imparato, in qualche modo, a interagire grazie alla tecnologia, all’utilizzo del web. Ma la rete, tanto utile in questi mesi per vedere i nostri cari a distanza, può trasformarsi in una trappola per chi ha poca dimestichezza e non ne conosce appieno le insidie.

Le bufale smascherate dalla Cisl

A riportare l’attenzione sulle truffe e le bufale che circolano online ci ha pensato la Fnp Cisl Monza Brianza Lecco, che segue i pensionati. La struttura, per ovvie ragioni legate all’emergenza sanitaria, riceve solo su appuntamento; di conseguenza le telefonate sono aumentano in modo esponenziale.

Agli uffici della sede arrivano, sempre più spesso, chiamate di chiarimenti relativi a «bufale» che impazzano sul web.

Non esiste l’assegno per i funerali dei defunti Covid

Una di queste riguarda un fantomatico assegno di mille euro per le spese funerarie che spetterebbe alle famiglie che hanno perso un componente per il covid-19. La cifra dovrebbe essere erogata dall’Inps. Ma questa norma, ovviamente, non è mai esistita. Lo stesso ente previdenziale illustra sul proprio sito tutti gli accorgimenti necessari per evitare raggiri e truffe. In questa condizione di isolamento forzato, però, c’è sempre il rischio che le «fake news» acquistino progressivamente credito, provocando poi cocenti delusioni tra la popolazione anziana e non solo.

“Durante le telefonate – spiega Stefano Buzzi, responsabile dell’Ufficio welfare Fnp Cisl Monza Brianza Lecco –  molti ci chiedono chiarimenti su messaggi che circolano su internet e che, come minimo, sono fuorvianti. Domande che vengono poste anche al patronato Inas Cisl”.

E nemmeno quello per i diabetici e i malati di tiroide

C’è chi telefona per sapere se effettivamente ai diabetici spetti un assegno mensile di 286 euro. Questo fino al 2019 era l’importo di riferimento per l’assegno di invalidità civile a chi avesse riconosciuto un grado di invalidità pari o superiore al 74% e a corrispondenti condizioni di reddito – spiegano dal sindacato.

E c’è anche chi chiede informazioni su un altro assegno che dovrebbe garantire un sostegno ai soggetti con problemi alla tiroide.

“Le malattie vanno valutate d una commissione pubblica competente”

"Indicazioni come queste – specifica Buzzi – sono perlomeno ambigue. In pratica, il diabete e i disturbi tiroidei, da soli, non danno diritto a nulla. Queste, piuttosto, sono malattie che vanno valutate nell’ambito della procedura di riconoscimento dell’invalidità civile. Queste patologie devono essere viste in un quadro complessivo e valutate da una commissione pubblica competente. Diverso, naturalmente, è il caso in cui il soggetto soffra di una forma gravissima di diabete, tale da comportare un grado di infermità importante”.

Attenzione ai messaggi sul cellulare

Infine, c’è pure la possibilità che al pensionato venga richiesto, tramite un messaggio sul cellulare, di confermare i dati anagrafici o peggio ancora dei dati bancari (IBAN) relativi alla propria posizione Inps.

“L’Inps – precisa Buzzi – non usa mai simili procedure. Infatti, l’Istituto previdenziale non acquisisce telefonicamente né per via e-mail ordinaria notizie utili per lo svolgimento di operazioni direttamente collegate alle prestazioni in pagamento. Tutte le informazioni sulle prestazioni sono consultabili esclusivamente accedendo al sito istituzionale www.inps.it o con l’intermediazione dei patronati abilitati. In merito alle numerose informazioni e messaggi che girano attraverso i cellulari, occorre fare sempre attenzione alla fonte e alla provenienza. Bisogna ricordare che per avere riconosciuto qualsiasi diritto è sempre necessaria l’attivazione dell’iniziativa personale. Ma va appunto considerato come in questa situazione particolare si debbano fronteggiare rischi totalmente inediti”.

Seguici sui nostri canali