"Iniziativa Ghislieri": raccolti quasi 77mila euro per il Policlinico San Matteo
Si conclude con un successo ben oltre le aspettative la raccolta fondi per il Policlinico.
Oltre 240 donatori destinano 76.985 euro alla lotta contro il coronavirus: "Iniziativa Ghislieri" si conclude con un successo ben oltre le aspettative.
Raccolti quasi 77mila euro per il Policlinico San Matteo
Si conclude con un risultato ben oltre le aspettative la raccolta fondi indetta dal Ghislieri per sostenere le attività di cura e di ricerca della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo: sul conto corrente dedicato “Iniziativa Ghislieri” le donazioni hanno sfiorato i 77 mila euro.
La comunità Ghisleriana ha risposto con entusiasmo alla chiamata degli alunni, giunta per voce del Rettore del Collegio, professor Andrea Belvedere: “Su suggerimento di giovani laureati e studenti del Collegio, abbiamo proposto una raccolta fondi in favore del Policlinico San Matteo, che ha subito incontrato l’approvazione del Presidente della Fondazione Ghislieri, prof. Gian Arturo Ferrari, del Presidente della nostra Associazione Alunni, avv. Emilio Girino, e del nostro Alunno prof. Giampaolo Merlini, Direttore Scientifico del San Matteo. Sono orgoglioso di affermare che grazie alla generosità di oltre 240 donatori la risposta a questo appello ha superato di gran lunga l’obiettivo dei 50.000 euro che ci eravamo posti di raggiungere entro il 30 aprile. È stato un modo, questo fundraising, di dimostrare ai medici, agli infermieri e a tutto il personale sanitario la nostra gratitudine”.
Gara di solidarietà
Già nel corso del mese di aprile, non appena raggiunta la soglia dei 50mila euro, i fondi erano stati immediatamente destinati all’acquisto di dispositivi di protezione individuale per i reparti di rianimazione. Ora i restanti 27 mila saranno impiegati secondo le indicazioni che giungeranno dal San Matteo.
Una gara di solidarietà che testimonia la viva e concreta vicinanza tra due istituzioni radicate nella storia di Pavia e ancora oggi strettamente legate: da un lato il San Matteo, fondato nel 1449, che durante questa emergenza ha non solo preso in cura (e guarito) il celebre “paziente 1” ma anche prestato assistenza a centinaia di contagiati e sperimentato possibili test e terapie all’avanguardia; dall’altro il Collegio, fondato nel 1567, che ha sempre messo le proprie risorse a disposizione per il progresso della ricerca, dell’Università e del pubblico.
“Si tratta di un risultato straordinario non solo per la cifra raccolta - continua il prof Belvedere - ma per il numero e la varietà di donatori che hanno partecipato al fundraising: dai giovani ghisleriani che stanno frequentando i corsi universitari al personale del Ghislieri, da Alunni dall’affermata autorevolezza professionale e accademica a parenti e amici di chi vive e lavora in Collegio, dai singoli donatori agli esercizi commerciali che hanno risposto all’appello donando con liberalità. È stata un’ulteriore riprova di come il Ghislieri sia una comunità che aggrega persone capaci a vario titolo di dare il proprio apporto al contesto sociale e culturale in cui opera”.
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