Gli impianti di risalita chiudono, escursionista pavese 28enne bloccato a 3.000 metri di quota in Trentino
Insieme ad un compagno, al termine di un'escursione ha trovato gli impianti di risalita chiusi e non è più potuto scendere a valle

Due escursionisti 28enni bloccati a 3.000 metri di quota in Trentino dopo aver trovato gli impianti di risalita chiusi.
Bloccati a 3.000 metri
Due giovani escursionisti, uno di Pavia e l'altro di Foggia, entrambi 28enni, sono stati tratti in salvo nella serata di ieri, martedì 10 settembre 2024, dopo essere rimasti bloccati a circa 3.000 metri di altitudine sul monte Presena, nel gruppo montuoso della Presanella, in Trentino. I due si sono trovati in difficoltà al termine di un'escursione al Corno di Lagoscuro, non riuscendo a scendere a valle poiché gli impianti di risalita erano già chiusi.
L'allarme
La richiesta di soccorso è partita intorno alle 18.15, quando gli escursionisti hanno contattato il Numero Unico per le Emergenze 112. La Centrale Unica di Emergenza ha immediatamente allertato la Stazione di Vermiglio del Soccorso Alpino e Speleologico, che ha coordinato l'operazione di salvataggio.
Sei soccorritori sono stati mobilitati e, per accelerare le operazioni, il primo troncone della cabinovia Paradiso è stato riaperto appositamente, consentendo loro di raggiungere Passo Paradiso, situato a 2.500 metri di quota. Da lì, i soccorritori hanno proseguito a piedi, impiegando circa un'ora per raggiungere i due giovani, che sono stati intercettati intorno alle 19.50.
La discesa lungo il ghiacciaio
Una volta raggiunti, i tecnici del Soccorso Alpino hanno fornito ai due escursionisti l'equipaggiamento necessario, come ramponi, e li hanno messi in sicurezza con corde. Il gruppo ha poi iniziato la discesa lungo il ghiacciaio, proseguendo su neve e, infine, su un sentiero roccioso. Fortunatamente, i due escursionisti erano illesi e non è stato necessario il ricovero in ospedale. L'intervento si è concluso senza intoppi attorno alle 21.30.