CRONACA

Garlasco: domani triplice interrogatorio incrociato di Andrea Sempio, Marco Poggi e Alberto Stasi

La Procura di Pavia accelera: si cercano risposte su presunte anomalie mai chiarite in 18 anni di indagini

Garlasco: domani triplice interrogatorio incrociato di Andrea Sempio, Marco Poggi e Alberto Stasi
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Omicidio Garlasco, domani 20 maggio 2025, alle 14, si svolgeranno gli interrogatori in contemporanea di Andrea Sempio, Marco Poggi e Alberto Stasi (in copertina). La Procura di Pavia cerca risposte su presunte anomalie.

Triplo interrogatorio

Diciotto anni dopo l'omicidio di Chiara Poggi, la Procura di Pavia riapre una delle vicende giudiziarie più dibattute della cronaca italiana. Domani, martedì 20 maggio 2025, tre interrogatori simultanei (ma in luoghi separati) segneranno forse un nuovo capitolo nelle indagini sul delitto di Garlasco. Saranno infatti ascoltati: Andrea Sempio, indagato per l’omicidio; Alberto Stasi, già condannato in via definitiva; e Marco Poggi, fratello della vittima.

La strategia investigativa

Gli interrogatori paralleli rappresentano una precisa strategia della Procura e dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. L’obiettivo è quello di evitare qualsiasi rischio di inquinamento delle testimonianze e di garantire che le dichiarazioni siano rese in modo autonomo, senza influenze esterne.

Una mossa che potrebbe far supporre la presenza di elementi considerati “decisivi” già in possesso degli inquirenti, tanto da spingere ad agire prima della conclusione dell’incidente probatorio previsto per il prossimo autunno.

Indagine che torna al punto di partenza

Alle ore 14 Andrea Sempio comparirà davanti ai magistrati di Pavia. Dopo due precedenti archiviazioni, è stato recentemente iscritto nel registro degli indagati per l’omicidio di Chiara Poggi. Le domande ripartiranno dagli elementi già emersi nel corso degli anni: tracce di DNA sotto le unghie della vittima, tre telefonate brevi alla sua abitazione nei giorni in cui era sola, e un biglietto del parcheggio ritrovato una settimana dopo il delitto ma consegnato agli investigatori solo un anno più tardi.

Rinvio a giudizio?

Non si esclude che Sempio possa scegliere il silenzio o rilasciare dichiarazioni spontanee.

I suoi legali, Angela Taccia e Massimo Lovati, si preparano a una battaglia legale.

Secondo Lovati, l'interrogatorio - disposto a ben cinque mesi dalla conclusione dell'incidente probatorio, quindi senza sapere quali saranno gli esiti delle analisi genetiche - sembra di fatto un preludio alla richiesta di rinvio a giudizio, più che un passaggio tecnico volto invece ad acquisire una prova da utilizzare nell'eventuale successivo dibattimento.

La tempistica dell’interrogatorio, avvenuta poche ore dopo l’udienza in cui è stata disposta l’estensione delle analisi genetiche, fa pensare che gli inquirenti abbiano un asso nella manica. Forse una nuova intercettazione, oppure un dettaglio già noto che ora viene interpretato in modo diverso.

Naturalmente qualsiasi carta abbia nelle mani la Procura, bisognerà comunque vedere se il Gup, a fronte di eventuali nuove accuse circostanziate, le riterrà valide o quanto meno sufficienti per tornare in Tribunale.

Gli altri protagonisti

Contemporaneamente, Marco Poggi sarà sentito a Venezia, dove si è nel frattempo trasferito per motivi di lavoro. Il fratello di Chiara parteciperà come testimone, così come Alberto Stasi, convocato a Pavia in qualità di teste assistito. Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio e oggi in regime di semilibertà, è l’unico riconosciuto colpevole finora per quanto avvenuto il 13 agosto 2007.

“Verità tradita”

La riapertura dell’indagine ha riacceso anche il disappunto della famiglia della vittima. Secondo il legale dei genitori di Chiara, Gian Luigi Tizzoni, lo Stato non starebbe difendendo la verità già accertata nei processi precedenti. Tizzoni ha definito “confuse” le attuali tesi della Procura, sottolineando l’assenza di elementi concreti che colleghino Sempio non solo a Stasi, ma anche alle gemelle Paola e Stefania Cappa, tornate alla ribalta ad anni di distanza dal fotomontaggio con la cugina uccisa che le rese tristemente famose.

Le perquisizioni

Tra i materiali raccolti durante le recenti perquisizioni, e ancora in fase di analisi, figurano cellulari, computer, supporti informatici e documenti scritti. Eppure, la Procura si muove con decisione, segno che le informazioni cruciali potrebbero essere già emerse da fonti precedenti. Vi sarebbero poi anche centinaia di messaggi inviati dalle sorelle Cappa, tra cui uno in cui si suggerirebbe che Stasi sia stato incastrato.

La giornata di domani potrebbe celare una ulteriore svolta inattesa per un caso che sembrava già concluso. La giustizia prova a scrutare ancora una volta tra ombre, omissioni e mezze verità, nella speranza di ricostruire ciò che accadde davvero quella tragica mattina del 13 agosto 2007 a Garlasco.

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