Tre già tornati in carcere

Evasione di massa dal carcere Beccaria: tra i sette in fuga anche un pavese

Intorno alle 22, sempre del 25 dicembre, altri detenuti hanno appiccato un incendio in diverse celle e corridoi in segno di protesta

Evasione di massa dal carcere Beccaria: tra i sette in fuga anche un pavese
Pubblicato:
Aggiornato:

E' stato un Natale di straordinari per la polizia penitenziaria al carcere Beccaria di Milano, dove si è verificata un'evasione di massa: sono fuggiti in sette, tra i 17 e i 19 anni, tra loro anche un pavese. Due sono già stati catturati.

Evasione di massa dal carcere Beccaria

L'allarme è scattato dopo le 16 dal carcere Beccaria di Milano, il giorno di Natale. Alcuni ragazzi, come racconta Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, "avrebbero approfittato dei lavori in corso, che perdurano da svariato tempo, per aprirsi un varco nella recinzione e poi scavalcare il muro di cinta".

Poi hanno divelto alcuni pannelli di legno che delimitavano l'area dei lavori e, approfittando di questo varco, hanno valicato il muro di cinta, ha poi proseguito ai microfoni di RaiNews 24.

Fuggono in sette

In sette sono riusciti a fuggire ma, per due di essi, la fuga è stata breve e sono stati catturati poche ore dopo dagli agenti della polizia penitenziaria. I ragazzi evasi, come riporta Prima Milano, hanno un'età compresa tra i 17 e i 19 anni (quattro 17enni, due 18enni e un 19enne), ma non sono stati resi noti ulteriori dettagli. Sappiamo solo che in fuga sono cinque italiani originari di Milano, della provincia di Monza e Brianza, di Pavia e del Comasco.

Uno è nato a Milano da una famiglia di origini nordafricane. Gli altri due sono un marocchino e un ecuadoriano. Tutti si trovavano al Beccaria sottoposti a provvedimenti di custodia cautelare per reati contro il patrimonio come furti e rapine.

Secondo le primissime ricostruzioni, i sette avrebbero distratto un agente della polizia penitenziaria che li sorvegliava durante l'attività pomeridiana e sono poi riusciti a fuggire approfittando dell'area di cantiere.

Il rogo divampato nel carcere in serata

Intorno alle 22, sempre nella giornata del 25 dicembre, altri detenuti hanno appiccato un incendio in diverse celle e corridoi in segno di protesta. Il rogo ha sollevato una densa coltre di fumo nero ma è stato domato dai vigili del fuoco del comando provinciale di Milano, intervenuti con 5 mezzi.

Secondo fonti sindacali, quattro agenti di polizia penitenziaria sono stati trasportati all'ospedale San Carlo perché intossicati dal fumo, inoltre un reparto del carcere è rimasto inagibile e senza luce.

"Alcuni degli altri detenuti hanno dato fuoco alle celle, un Reparto detentivo è inagibile e senza luce. Sul posto sono presenti vigili del fuoco e altre forze di Polizia a supporto della Penitenziaria”, ha denunciato Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

“Diversi Agenti di Polizia Penitenziaria sono rimasti intossicati e la situazione è ad altissima tensione”.

“Due degli evasi, intanto, sono stati catturati”, conclude Capece.

Un terzo detenuto è invece rientrato in carcere spontaneamente: sarebbero stati i genitori a convincerlo a tornare nell'istituto.

Seguici sui nostri canali