Era di Codogno il 19enne trovato senza vita sui binari a Piacenza

Si è inizialmente pensato ad un suicidio, ma l'autopsia svela il probabile incidente.

Era di Codogno il 19enne trovato senza vita sui binari a Piacenza
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Si è inizialmente pensato ad un suicidio, ma l’autopsia svela il probabile incidente.

Si chiamava Federico Cinquetti il 19enne trovato senza vita

Si chiamava Federico Cinquetti e il suo corpo privo di vita era stato ritrovato venerdì 28 giugno 2019 sul ponte ferroviario della linea Piacenza-Milano, sopra Nino Bixio. A rinvenire il cadavere sono stati alcuni tecnici, presenti sul posto per effettuare dei lavori di manutenzione sulla linea, che hanno immediatamente contattato le Forze dell’ordine. I Poliziotti delle Volanti, auto medica del 118 e Vigili del Fuoco sono prontamente intervenuti sul posto, potendo però solo constatare il decesso del ragazzo. A seguire è giunta anche la Polfer, la competente polizia ferroviaria, successivamente la scientifica, la squadra mobile e i carabinieri del Radiomobile.

Probabilmente un tragico incidente

A seguito dell’autopsia eseguita lunedì a Piacenza da un medico legale di Pavia, è stata esclusa la possibilità di suicidio che inizialmente era stata ipotizzata dagli investigatori. In base al referto dell’esame autoptico sembrerebbe infatti che la profonda ferita alla testa del diciannovenne sia compatibile con l’impatto con un treno in corsa.

Le indagini proseguono

In ogni caso procedono le indagini, portate avanti dalla Polfer guidata da Salvatore Altieri e coordinate dal sostituto procuratore Daniela Di Girolamo, per ricostruire le ultime ore di vita del giovane, trovato con abiti sporchi e senza scarpe al momento della scoperta del corpo. Un’ipotesi avanza è quella secondo la quale il diciannovenne, cercando di tornare a casa, avrebbe erroneamente imboccato i binari invece che la passerella, procedendo così verso un destino tragico.

Nato e cresciuto a Codogno aveva frequentato l’istituto musicale Stradivari

Dopo una vita passata crescendo tra le strade di Codogno, il giovane Federico aveva frequentato l’istituto di Istruzione Superiore Antonio Stradivari di Cremona. Aveva amici e parenti anche a Soresina (CR), la città dove vivono nonni, zii e cugini, la stessa dove ha sede lo studio legale del padre, avvocato.

Giordana Liliana Monti

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