Tragedia a Castelguelfo

Elicottero Rovagnati precipitato, l'autopsia esclude un malore dei due piloti

Nell'incidente morirono l'imprenditore brianzolo Lorenzo Rovagnati oltre ai piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani, 30enne pavese

Elicottero Rovagnati precipitato, l'autopsia esclude un malore dei due piloti
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Tragedia a Castelguelfo: gli esiti preliminari delle autopsie rivelano che la morte di Lorenzo Rovagnati e dei piloti Massa e Italiani è stata causata dai traumi dovuti allo schianto. Le indagini continuano per accertare la causa della tragedia: restano l'errore umano o un guasto meccanico.

Elicottero Rovagnati precipitato

A Castelguelfo, dove il 5 febbraio scorso un elicottero ha perso il controllo, schiantandosi poco dopo il decollo dal privato eliporto della tenuta Rovagnati. A bordo, l’imprenditore brianzolo Lorenzo Rovagnati e i due piloti, Flavio Massa e Leonardo Italiani, 30enne residente nel Pavese. La causa di morte dei tre è stata confermata dai primi risultati delle autopsie, che hanno escluso malori o cause naturali.

Gli esiti delle autopsie

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Parma, infatti, le autopsie, condotte dalla dottoressa Valentina Bugelli dell'Istituto di Medicina Legale di Parma, hanno evidenziato che la causa del decesso è stata il trauma subito durante lo schianto. L’elicottero, partito in una giornata nebbiosa per un volo che doveva raggiungere la Brianza, è precipitato dopo pochi metri dal decollo, in un campo della tenuta. Il corpo dell’imprenditore è stato ritrovato all'interno della cabina, mentre i piloti sono stati sbalzati fuori dal velivolo.

Le indagini

L’indagine coordinata dalla Procura di Parma continua a cercare le cause del disastro. Sotto la lente degli inquirenti ci sono due principali ipotesi: errore umano e guasto meccanico. Il perito Stefano Benassi, ex pilota ed esperto internazionale in materia, è stato incaricato di analizzare in dettaglio gli eventi che hanno preceduto l'incidente. A supporto delle indagini, sono intervenuti i carabinieri, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo e i tecnici di Leonardo, l’azienda che ha prodotto il velivolo. È stato fissato un periodo di 90 giorni per la presentazione della relazione finale.

Sebbene i dettagli rimangano ancora da chiarire, le indagini si concentrano anche sulla possibile carenza nella manutenzione dell’elicottero. Gli esperti stanno verificando le condizioni del velivolo e se tutte le normative in tema di sicurezza e manutenzione siano state rispettate prima del volo.

Lutto nel pavese

La tragedia colpisce direttamente anche il territorio pavese. Tra le vittime infatti vi è anche il pavese Leonardo Italiani, 30 anni, pilota di elicotteri. Leonardo Italiani aveva dedicato la sua vita alla passione per il volo. Una passione che lo aveva portato ben lontano dalla sua casa di Sommo. Dopo il diploma al Liceo Volta di Pavia nel 2013, Italiani aveva deciso di inseguire il sogno di diventare pilota. Si era trasferito negli Stati Uniti, dove aveva frequentato l'Aero Academy di Hillsboro, in Oregon, e successivamente lavorato come pilota di elicottero per diverse aziende, tra cui una con base a New York. Non solo pilota di elicotteri, ma anche istruttore, ottenendo successivamente la licenza di pilota di aerei di linea e quella di pilota commerciale.

Nonostante la sua carriera internazionale, Italiani aveva mantenuto un legame forte con la sua terra d’origine. Anche se non viveva più con i suoi genitori a Sommo, appena il suo lavoro glielo concedeva trascorreva i suoi momenti liberi nella frazione di Sanvarese, a Torre d'Isola, dove abitava con la compagna.

Leonardo Italiani in volo
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