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Elezioni comunali 2021: oggi si vota (e non serve il Green Pass) | Tutto quello che c'è da sapere

Dopo una campagna elettorale dura, fatta anche di tanti colpi di scena, gli italiani vanno alle urne.

Elezioni comunali 2021: oggi si vota (e non serve il Green Pass) | Tutto quello che c'è da sapere
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Finalmente ci siamo. Dopo una campagna elettorale dura, fatta anche di tanti colpi di scena, gli italiani vanno alle urne. Domenica 3 e lunedì 4 ottobre si vota per le elezioni comunali 2021 in 1.192 Comuni, tra cui 19 capoluoghi, e in Calabria per le elezioni regionali.

Elezioni comunali 2021: come si vota

Innanzitutto gli orari. I seggi per le elezioni comunali 2021 sono aperti domenica 3 ottobre 2021 dalle 7 alle 23 e lunedì 4 ottobre 2021 dalle 7 alle 15. Dopodiché inizierà lo spoglio delle schede. Ma come si vota? Facciamo un ripasso che è sempre utile.

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Elezioni comunali 2021: il voto disgiunto

Nei Comuni sopra i 15mila abitanti è possibile votare soltanto il candidato sindaco, oppure soltanto una lista (in questo caso il voto sarà comunque indirizzato all'aspirante primo cittadino di riferimento). Si può anche barrare sia la lista sia il candidato sindaco, oppure esprimere voto disgiunto. Di cosa si tratta? Il voto disgiunto - possibile solo nei Comuni sopra i 15 mila abitanti - esprime la preferenza per un candidato sindaco e per una lista che non fa parte della sua coalizione. 

Le preferenze di genere

Oltre alla lista e al sindaco, gli elettori potranno votare anche per i candidati al Consiglio comunale. Occhio, però, bisogna votare un uomo e una donna. In caso contrario la scheda sarà annullata.

Nei Comuni sotto i cinquemila abitanti, invece, si potrà esprimere una sola preferenza.

Primo turno o ballottaggio?

Nei Comuni sopra i 15mila abitanti è previsto il doppio turno. Cosa vuol dire? Significa che per vincere già lunedì un candidato dovrà aver ottenuto il 50%+1 dei voti. Altrimenti ci sarà il ballottaggio, già programmato per il 17 e 18 ottobre 2021.

Nei Comuni sotto i 15mila abitanti invece è una sfida "secca": chi otterrà più voti al primo turno sarà sindaco.

Caso particolare, ma non rarissimo, i Municipi in cui si presenta un solo candidato. Qui la sfida sarà con il quorum. Se   il 50%+1 degli aventi diritto si presenterà alle urne il candidato sarà eletto sindaco, in caso contrario arriverà un commissario prefettizio e si tornerà alle urne il prossimo anno.

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Dove si vota in Lombardia

Massima attenzione, in ogni caso, per evitare possibili assembramenti ai seggi ma anche, e soprattutto, durante le iniziative e i comizi elettorali in vista del voto.

In Lombardia questo rinvio interessa, oltre ad una serie di piccoli Comuni (230) anche Milano e Varese.

Fra i Comuni più importanti ricordiamo anche:

  • Monza e Brianza: Arcore, Desio, Limbiate, Vimercate
  • Varese: Busto Arsizio, Caronno Pertusella, Gallarate
  • Bergamo: Caravaggio, Treviglio
  • Milano: Cassano d'Adda, Corbetta, Nerviano, Peschiera Borromeo, Pioltello, Rho, San Giuliano Milanese
  • Lodi: Codogno

I comuni in provincia di Pavia dove si vota

Nella Provincia di Pavia nessun comune con più di 15mila abitanti è al voto ma si voterà a: Badia Pavese (402 abitanti), Borgo San Siro (1.035), Brallo di Pregola (689), Breme (853), Broni (9.073), Ceretto Lomellina (205), Confienza (1.671), Corteolona e Genzone (2.490), Costa de' Nobili (351), Cozzo (371), Garlasco (9.791), Gropello Cairoli (4.592), Lardirago (*) (1.200), Mede (6.912), Mezzana Bigli (1.108), Montù Beccaria (1.722), Portalbera (1.551), Rognano (619), Rovescala (917), San Cipriano Po (516), San Genesio ed Uniti (3.788), Sannazzaro de' Burgondi (5.644), Sant'Angelo Lomellina (864), Suardi (651), Torricella Verzate (837), Val di Nizza (655), Verrua Po (1.319), Zenevredo (478).

Green pass, sì a scuola, no per le elezioni

A sancire la non obbligatorietà del certificato verde per il voto di domenica 3 e lunedì 4 ottobre 2021 è un protocollo siglato da Ministero dell'Interno e Ministero della Salute. Se fosse stato introdotto l'obbligo, si sarebbe rischiato di andare contro l'articolo 48 della Costituzione, che recita:

"Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività".

Dunque, in parole povere, non si può limitare il diritto di voto dei cittadini. Una situazione che avrebbe provocato senza dubbio proteste e ricorsi. Servirà però a chi tornerà a casa per votare e dovrà prendere un treno a lunga percorrenza o un aereo.

Le norme da rispettare ai seggi

Per il resto nei seggi elettorali si dovranno rispettare le norme anti-Covid. E dunque, obbligo di mascherina, percorsi differenziati di entrata e uscita per evitare assembramenti, distanziamento.  Il protocollo prevede inoltre  che nei locali siano assicurati ricambi d'aria e pulizia. Per l'accesso, invece, non è prevista la misurazione della temperatura. Ci si affida, come spesso abbiamo visto negli ultimi mesi, alla raccomandazione...

Come può votare chi è positivo?

E chi è positivo o in quarantena può votare? Altra domanda a cui viene in soccorso una circolare del Ministero della Salute. Chi vuole votare da casa deve fare richiesta all'Ufficio elettorale del proprio comune allegando certificazione medica del proprio stato. Per questi elettori saranno allestiti seggi speciali da casa. Chi raccoglierà le schede dovrà avere necessariamente il Green pass.

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