La sentenza tra 7-14 giorni

Eitan: il nonno fa ricorso in Israele contro il rientro in Italia del bambino

Ora spetterà alla Corte accogliere o meno l’appello, nel frattempo il piccolo dovrà restare a Tel Aviv.

Eitan: il nonno fa ricorso in Israele contro il rientro in Italia del bambino
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Il nonno di Eitan fa ricorso in Israele contro il rientro in Italia del bambino: la sentenza della Corte di Israele dovrebbe arrivare tra 7, massimo 14 giorni.

Eitan: il nonno fa ricorso in Israele

Non tornerà in Italia immediatamente Eitan, il bambino sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone dello scorso mese di Maggio. Il ricorso presentato dal nonno materno blocca, per il momento, la sentenza della settimana scorsa del Tribunale della famiglia di Tel Aviv che aveva accolto le ragioni della zia paterna prevedendo il rientro del bambino in Italia entro due settimane.

Sentenza sospesa

Una sentenza motivata dal rispetto della Convenzione dell’Aja sulla sottrazione dei minori, che ora è sospesa nell’operatività. Il ricorso rigetta, infatti, tutte le motivazioni del tribunale.

Secondo i legali del nonno, che ha portato il bambino dalla provincia di Pavia a Israele a metà settembre contro la volontà della zia, il giudice non avrebbe tenuto contro delle circostanze eccezionali di fronte alle quali l’anziano parente si trovava e avrebbe ignorato le azioni unilaterali della zia affidataria che, per ottenere la tutela di Eitan, avrebbe invece agito con astuzia alle spalle della famiglia Peleg mentre questa era a lutto.

La posizione della famiglia israeliana che vede il nonno indagato dalla Procura di Pavia per sequestro di minore, e anche che la zia residente in Italia non avrebbe rispettato le intese relative al soggiorno del bambino in Israele.

La parola alla Corte

Ora spetterà alla Corte accogliere o meno l’appello, nel frattempo però Eitan dovrà restare in Israele.

I tempi dovrebbero essere piuttosto rapidi, l’appello potrebbe consumarsi nei prossimi 7, massimo 14 giorni, con una sola udienza. Successivamente resterà solo l’ipotesi di un ulteriore ricorso alla Corte suprema israeliana.

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