Pieve Emanuele

Humanitas, due operai morti nel deposito di azoto liquido

Nonostante le tempestive operazione di soccorso non si è potuto evitare il tragico epilogo.

Humanitas, due operai morti nel deposito di azoto liquido
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Due persone sono state trovate prive di vita nei pressi del deposito di azoto dell'Humanitas di Pieve Emanuele. E' successo questa mattina, 28 settembre, alle 11,30 circa, in via Rita Levi Montalcini 4.

Due persone morte nel deposito di azoto dell'Humanitas

Il ritrovamento di due persone incoscienti, vicino ad un deposito di azoto all'interno della struttura ospedaliera Humanitas Mirasole, ha fatto scattare l'allarme massimo per i soccorritori del 118. Nonostante l'intervento dei sanitari, è da poco arrivata la conferma del decesso dei due uomini. Non ci sono molti dettagli sull'incidente e ancora non si sa se fossero dipendenti o esterni all'ospedale.

Le vittime,  S. J. di  42 anni e Z. E. di 46 anni sono state trovate prive di coscienza in un deposito di azoto all’interno della struttura. Il sospetto è che i due siano rimasti gravemente intossicati dall’inalazione della sostanza.

L'azoto liquido è un fluido criogenico. Viene  utilizzato per il raffreddamento di apparecchiature scientifiche, per la crioconservazione di campioni biologici, e per altri processi nei quali è necessario ottenere o conservare temperature estremamente basse. La temperatura è bassissima e lo rende pericoloso: è infatti liquido nel campo di temperature tra circa -210 °C e -195 °C. In secondo luogo, i soli 15 °C di campo di esistenza del liquido creano molti problemi per il progetto di un impianto di raffreddamento a liquido con questo fluido. La densità dell'azoto liquido è di circa 0,8  kg/litro.

I soccorsi

Una volta avvistate le due vittime, dato il luogo dell'incidente, i soccorsi sono arrivati in pochissimi minuti. Intervenuto l'elisoccorso, due ambulanze, Vigili del fuoco e carabinieri. L'operazione di soccorso non ha però evitato il tragico epilogo.

“Strage inarrestabile, Governo intervenga”

“Continuano gli incidenti mortali sui luoghi di lavoro. A perdere la vita questa volta sono stati due operai in un deposito di azoto nel Milanese. Un elenco interminabile, che bisogna assolutamente fermare. Abbiamo chiesto in più occasioni al Governo di intervenire con nuove regole e maggiori controlli ispettivi, ora bisogna accelerare e passare dalle parole ai fatti, agendo con concretezza e senso di responsabilità. Servono progetti di formazione continua che riguardino le imprese e i lavoratori, è necessario in particolare investire nella sicurezza”.

Lo affermano, in una nota congiunta, Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL e Claudio Morgillo, Segretario UGL Lombardia, in merito alla morte di due operai, deceduti a causa di ustioni da congelamento in un deposito di azoto della sede dell'ospedale Humanitas a Pieve Emanuele, nel Milanese.

“L’UGL esprime il suo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime” aggiungono i sindacalisti, che ribadiscono “l’urgenza di avviare iniziative di tutela dei lavoratori”.

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