Delitto Garlasco, la madre di Sempio in caserma (accusa un malore): si è avvalsa della facoltà di non rispondere
Daniela Ferrari, convocata dagli inquirenti nell’ambito delle indagini riaperte sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007

Omicidio Poggi, la madre di Andrea Sempio in caserma a Milano: è stata convocata dagli inquirenti nell’ambito delle indagini riaperte sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007. Si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
La madre di Andrea Sempio in caserma
Questa mattina, lunedì 28 aprile 2025, nella caserma dei carabinieri di via Moscova a Milano, è stata convocata Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, indagato nell’ambito del riaperto caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007.
Nessuna dichiarazione
L'incontro non ha suscitato particolare clamore, con la signora Ferrari che, arrivata puntuale alle 10, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni, avvalendosi della facoltà di non rispondere: cosa che le è consentita, in quanto familiare della persona indagata.
L’interrogatorio è stato sospeso quasi subito. Dopo solo un paio di domande di carattere generale, Ferrari ha manifestato un malessere ed è stata invitata a interrompere l’audizione dal suo legale, Massimo Lovati, che la assiste insieme all’avvocata Angela Taccia.
L’indagine, coordinata dal Nucleo investigativo milanese, è stata riaperta dalla Procura di Pavia dopo che la Cassazione ha accolto il ricorso contro la precedente archiviazione di alcune posizioni.
Le nuove indagini
La riapertura delle indagini ha avuto il via libera dalla Corte Suprema dopo la revisione della posizione di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, che era stata archiviata nel 2017.
Le nuove indagini cercano di fare luce su possibili complici e su dettagli cruciali riguardanti i movimenti di Sempio la mattina del delitto. In particolare, gli inquirenti sono interessati a verificare l’alibi di Sempio, anche attraverso lo scontrino di un parcheggio a Vigevano, che il ragazzo aveva conservato su consiglio della madre, come dichiarato da quest'ultima.
Omicidio in concorso
Le indagini si concentrano sull'ipotesi accusatoria di un possibile omicidio in concorso, con Alberto Stasi o altri complici ancora non identificati. Stasi, ex fidanzato di Chiara Poggi, è già stato condannato a 16 anni di reclusione con sentenza definitiva per l'omicidio, ed ora si trova in semilibertà.
Analisi genetiche
Parallelamente, si stanno svolgendo accertamenti probatori, come analisi genetiche e impronte digitali, che coinvolgono nuovi periti della polizia scientifica. I prossimi passi si concentreranno sulle udienze del 16 maggio, quando sarà deciso l'incarico di nuovi periti per continuare le indagini. Si tratta di una fase delicata, dopo la ricusazione del perito Emiliano Giardina, che aveva suscitato la protesta della Procura.
Gli inquirenti stanno cercando nuovi elementi che potrebbero fare chiarezza sull’omicidio di Chiara Poggi, in un caso che, a quasi 18 anni dalla tragedia, continua a riservare sorprese e misteri.