Operazione della GDF

Corruzione e appalti truccati nel Pavese, tra i 7 indagati anche il sindaco di Torrevecchia Pia

Notificati avvisi di garanzia per reati legati a lavori pubblici finanziati con fondi del Pnrr: tra gli indagati, anche il sindaco Gerardo Manfredi e imprenditori locali

Corruzione e appalti truccati nel Pavese, tra i 7 indagati anche il sindaco di Torrevecchia Pia
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Sono sette gli indagati in un'inchiesta della Guardia di Finanza su corruzione e frodi negli appalti pubblici: tra loro anche il Sindaco di Torrevecchia Pia Gerardo Manfredi.

Corruzione e appalti truccati nel Pavese

Un'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Pavia ha portato alla luce una serie di presunti illeciti legati a lavori pubblici, tra cui corruzione, truffa e frode ai danni dello Stato.

Tra i sette indagati figurano importanti figure politiche e imprenditoriali, tra cui il sindaco di Torrevecchia Pia, Gerardo Manfredi, 54 anni. L'indagine riguarda soprattutto appalti pubblici finanziati tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), con una serie di sospette irregolarità in opere di edilizia e lavori stradali.

L'inchiesta e gli sviluppi

Le indagini si concentrano principalmente su lavori pubblici svolti in vari comuni della provincia di Pavia: oltre al capoluogo, Giussago, Vidigulfo e Torrevecchia Pia.

Tra i principali indagati vi è l’imprenditore Visar Kaceli, 40 anni, origini albanesi ma residente ad Alessandria, titolare della ditta Kaceli Srl di Alessandria: è accusato di aver promesso denaro o altre utilità in cambio di favori da parte di funzionari pubblici. Secondo gli inquirenti, l'imprenditore avrebbe falsificato documenti relativi ai lavori eseguiti a Pavia, tra cui il rifacimento della pavimentazione di Piazza della Vittoria e la riqualificazione di Viale Lungoticino Visconti, ottenendo indebitamente pagamenti per lavori non eseguiti.

Nel mirino anche il direttore dei lavori, l’ingegnere Augusto Allegrini, 65 anni, accusato di aver accettato favori in cambio della falsificazione dei documenti che certificavano l’avanzamento dei lavori.

La Guardia di Finanza

Il ruolo del sindaco di Torrevecchia Pia

Gerardo Manfredi, sindaco del Comune di Torrevecchia Pia e Responsabile unico del procedimento per alcuni appalti, è indagato per istigazione alla corruzione. Il suo nome compare in relazione alla presunta sollecitazione di un privato a pagare denaro per lavori di costruzione di una cappella gentilizia nel cimitero del paese.

L'inchiesta ipotizza che l’imprenditore Kaceli avrebbe cercato di influenzare l'amministrazione comunale per accelerare il pagamento dei lavori, promettendo utilità in cambio.

Inoltre, Manfredi sarebbe coinvolto in un'altra serie di irregolarità legate a lavori pubblici a Giussago e Vidigulfo, tra cui anche un tentativo di manipolare la gestione di un asilo nido in costruzione a Giussago.

Gerardo Manfredi - Sindaco di Torrevecchia Pia

Gli altri indagati

Oltre a Manfredi e Kaceli, l'inchiesta ha coinvolto anche:

  • Paolo Rossi (54 anni) e Cinzia Rossi (58 anni), residenti in Oltrepò, rispettivamente direttore tecnico e segretaria della ditta Kaceli di Alessandria
  • Paolo Oreste Menudo (57 anni), architetto di Pavia, responsabile dei lavori nei comuni di Torrevecchia Pia e Vidigulfo
  • Giovanni Torlaschi (59 anni),  funzionario del Comune di Giussago
  • Augusto Allegrini (65 anni), direttore deii lavori per l’intervento di viale Lungoticino Visconti a Pavia

Le perquisizioni

Le perquisizioni della Guardia di Finanza hanno interessato vari uffici pubblici e abitazioni private. I finanzieri hanno acquisito documenti presso il Comune di Pavia, dove sono in corso altre indagini su lavori sospetti, tra cui quelli effettuati in subappalto dalla ditta Kaceli.

L’inchiesta, ancora nelle fasi iniziali, potrebbe portare ad altri sviluppi. I documenti acquisiti durante le perquisizioni infatti potrebbero rivelare ulteriori dettagli su altre irregolarità. La procura di Pavia, coordinata dal procuratore Fabio Napoleone e dalla magistrata Valentina De Stefano, vuole verificare la regolarità nell'utilizzo dei fondi pubblici, soprattutto quelli derivanti dal Pnrr, destinati alla ripresa post-pandemia.

Le accuse di corruzione, truffa e falso sono ancora in fase di verifica e gli indagati potrebbero vedersi modificare le contestazioni man mano che nuove prove emergeranno.

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