CRONACA

Corruzione a Vigevano, il sindaco Ceffa resta ai domiciliari: "Inaffidabile nella gestione di incarichi pubblici"

Per il giudice resta alto il rischio di reiterazione del reato

Corruzione a Vigevano, il sindaco Ceffa resta ai domiciliari: "Inaffidabile nella gestione di incarichi pubblici"
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Corruzione a Vigevano: il sindaco Andrea Ceffa resta ai domiciliari. Per il giudice resta alto il rischio di reiterazione del reato: "Inaffidabile nella gestione di incarichi pubblici".

Andrea Ceffa resta ai domiciliari

Nonostante gli sforzi della difesa, Andrea Ceffa, sindaco sospeso di Vigevano, non riacquisterà la libertà. Il giudice Luigi Riganti ha respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari, confermando l'accusa di corruzione. Secondo il magistrato, il primo cittadino avrebbe dimostrato un comportamento "spregiudicato e disinvolto" nella vicenda, risultando il fulcro dell'operazione illecita.

"Inaffidabile nella gestione di incarichi pubblici"

Nel provvedimento, il giudice Riganti ha sottolineato come Ceffa sia "inaffidabile nella gestione di qualunque incarico pubblico" e abbia orchestrato il meccanismo corruttivo, accordandosi con la consigliera comunale Roberta Giacometti per garantire alla stessa un incarico di consulenza presso Asm Vigevano.

L'avvocato difensore Luca Angeleri aveva tentato di smontare l'impianto accusatorio evidenziando che le indagini sono ormai concluse e la giunta comunale è cambiata, sostenendo che il sindaco non avrebbe più motivo di perpetrare simili azioni. Tuttavia, il giudice ha respinto tale argomentazione, affermando che la gravità dei fatti e la propensione di Ceffa ad anteporre i propri interessi personali all'etica amministrativa restano preoccupanti.

Rischio di reiterazione del reato

Secondo il magistrato, l'eventuale revoca degli arresti domiciliari consentirebbe a Ceffa di riprendere la sua attività politica, aumentando il rischio che egli possa nuovamente agire in modo illecito.

Un altro punto critico riguarda le intercettazioni telefoniche, utilizzate dall'accusa per dimostrare l'intreccio corruttivo. La difesa ha contestato tali prove, sostenendo che le conversazioni intercettate avrebbero coinvolto soltanto i manager di Asm Vigevano, e non direttamente il sindaco. Tuttavia, ciò non è bastato a convincere il giudice.

Nuovo ricorso

L'avvocato Angeleri ha annunciato un nuovo ricorso al Tribunale del Riesame: "Lavorerò immediatamente all'appello. Non è accettabile che si dica che Ceffa non possa gestire incarichi pubblici nonostante il cambiamento della maggioranza."

Altri indagati a rischio processo

Oltre a Ceffa, altre sette persone rischiano di finire a giudizio. Per il filone relativo alla consulenza, sono coinvolti tre ex manager di Asm Vigevano (Veronica Passarella, Alessandro Gabbi e Matteo Ciceri) e l'ex consigliera comunale Roberta Giacometti. Un secondo filone d'indagine vede invece sotto inchiesta Angelo Ciocca, Alberto Righini e Alice Andrighetti.

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