L'editoriale

Coronavirus: basta fare la spesa tre volte al giorno solo per uscire di casa

Non solo medici e infermieri: dobbiamo ringraziare anche i commessi e il personale dei supermercati, sin dall'inizio in prima linea.

Coronavirus: basta fare la spesa tre volte al giorno solo per uscire di casa
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Non solo medici e infermieri. C’è anche tutta un’altra categoria di “eroi di tutti i giorni” che tutti dobbiamo ringraziare.

Sono i commessi e il personale dei supermercati, che sin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus non hanno mai mollato il colpo.

Anche i commessi, “eroi quotidiani”

Anzi, pure loro molto spesso senza dispositivi di sicurezza adatti, in queste tre settimane sono rimasti in prima linea, coraggiosamente sempre a contatto con clienti potenzialmente veicolo del contagio. E non si sono mai arresi: è grazie a loro se in queste settimane siamo riusciti tutti materialmente a sopravvivere.

Tutto questo anche se hanno dovuto fare i conti con orde impazzite di acquirenti nel panico, che ad ogni uscita di un nuovo Decreto assediavano irrazionalmente gli ingressi. Certo, di questi tempi non si trova proprio tutto sugli scaffali… Amuchina e alcol, questi sconosciuti, per esempio. Ma ci mancherebbe!

Smettetela di far la spesa solo per uscire di casa

Mi ha colpito in particolare il racconto di una cara amica, che lavora alla cassa di un market nella Bergamasca, una delle zone più sensibili, dove la paura dovrebbe ormai aver convinto tutti a rispettare le regole: #iorestoacasa. E invece no: sembra assurdo, eppure c’è gente che, pur di avere una scusa plausibile per evadere dalla prigione domestica, si presenta anche tre volte al giorno al supermercato.

Per favore, smettetela. Fatelo per tutti noi altri.

Perché i contagiati asintomatici sono il problema maggiore!

Limitate le possibilità di contagio. Per un motivo essenziale, anzi vitale: i vettori più pericolosi del Coronavirus sono, infatti, i tanti che seppur asintomatici trasmettono inconsapevolmente il virus.

Tutti quanti con la mascherina, senza eccezioni

E allora, quanto meno, tutti con la mascherina: perché anche se vi sentite sani come pesci, potreste aver già il Coronavirus senza saperlo e potreste trasmetterlo agli altri. La mascherina serve soprattutto a questo, più che a evitare di beccarsi il maledetto Covid-19.

Il virus resta sulle superfici: bisogna sanificare tutta la spesa

E già che parliamo di spesa e supermercati, un’altra accortezza da tenere: uno studio serio e circostanziato reso noto proprio ieri (domenica 15 marzo 2020) conferma come il virus riesca a sopravvivere sulle superfici anche per diversi giorni.

Facciamo un esempio. Se un contagiato asintomatico dovesse involontariamente starnutire verso uno scaffale di prodotti:

  • su un contenitore di rame (non c’è, ma se ci fosse) il virus resisterebbe solo per poche ore
  • su un contenitore di cartone invece il Coronavirus sopravvive anche per un giorno
  • il problema maggiore è la plastica, sulla cui superficie invece il virus può rimanere anche fino a 48 ore
  • anche se è l’acciaio l’ambiente più favorevole, con una permanenza fino a tre giorni

Quindi: quando portate a casa i prodotti, buona norma sarebbe quella di dare una bella pulita a tutto il packaging assortito.

Virus cattivissimo, ma affatto “robusto”

Il Cornavirus, infatti, è un virus cattivo, ma piuttosto labile. Non vi immaginate il robot T1000 di Terminator, cattivo e praticamente invincibile… Per stare sul paragone cinematografico, è più in stile vecchietto malefico, come l’imperatore di Guerre Stellari, per intenderci.

Insomma, basta un’energica lavata di mani col sapone per essere al sicuro. E allo stesso modo una passata di straccio con amuchina o alcol su barattoli, bottigliette e confezioni, è sufficiente.

Grazie ancora a tutti i commessi

In conclusione, ribadisco la vicinanza a tutti i commessi in prima linea, che svolgono in questa fase un ruolo fondamentale. “OCCHIO PERCHÉ SE SBROCCANO I LAVORATORI DEI SUPERMERCATI, SIAMO NELLA…“, titolava per nulla a torto una nota testata nazionale, in questi giorni.

GRAZIE ANCORA

daniele.pirola@netweek.it

 

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