la ripartenza

Broni rilancia il territorio con l'esperto della task force del Governo

Il programma di ricerca è affidato al team di Stefano Denicolai, professore di strategia dell’Università di Pavia

Broni rilancia il territorio con l'esperto della task force del Governo
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Broni rilancia il territorio con un programma di ricerca affidato al team di Stefano Denicolai, professore di strategia dell’Università di Pavia. Entro l'estate i primi risultati del progetto.

Broni lavora alla ripartenza

I primi risultati sono attesi entro l’inizio dell’estate, quelli conclusivi verso l’autunno. In tempo utile per aiutare l’amministrazione comunale, e con lei tutti gli attori socioeconomici del territorio, a operare le giuste scelte in materia di sviluppo produttivo, crescita e benessere della popolazione. Del resto l’obiettivo del programma di ricerca assegnato dal Comune di Broni al team guidato da Stefano Denicolai (professore del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Pavia) e Andrea Zatti (anch’egli in forza all’ateneo pavese) consiste esattamente in questo: consegnare ai decisori, politici e non, uno studio approfondito e basato su dati circa le prospettive socio-economiche del “sistema Broni”, al fine di definire una serie di progettualità finalizzate a rimettere in moto la realtà locale. Dapprima con l’analisi del contesto, poi con la redazione di schede progetto, infine con la mappatura di quelle opportunità (bandi e finanziamenti) che troppo spesso il territorio non afferra proprio per difetto di strumenti di pianificazione.

Il progetto

"Non si tratta solo di valutare il quadro economico – spiega Denicolai, oggi impegnato anche sul versante dell’emergenza coronavirus nella task force di esperti nominata dal Governo (dove si occupa di web data e impatto economico) – ma è molto importante raccogliere e sintetizzare le differenti priorità di ogni categoria: filiera vinicola, logistica, ambiente, cultura, sport, trasformazione digitale, commercio, trasporti, imprenditorialità innovativa. Senza tralasciare i fenomeni di interdipendenza con i Comuni contermini. Questo tipo di lavoro può infatti funzionare solo se viene condotto a 360 gradi, con l’osservazione di elementi quantitativi e qualitativi. Diventa quindi fondamentale sia condurre un’analisi dei dati numerici, sia parlare con le persone".

Un tipo di operazione, quella prospettata da Denicolai, che potrebbe porgere il fianco a una critica: ma davvero c’è bisogno di una simile ricognizione? Non si corre il rischio di portare alla luce criticità già note?

"È un’obiezione frequente – risponde nel merito il docente universitario, in passato alla guida dell’equipe che ha elaborato il progetto su scala provinciale Pavia2020 – ma posso assicurare, e parlo per esperienza diretta, che tra l’immaginario collettivo e la realtà possono esserci distanze molto ampie: le suggestioni, le impressioni e il sentito dire potrebbero facilmente condurci a decisioni sbagliate, proprio perché prese un po’ alla cieca. Con un giudizio basato su fattori oggettivi, capita invece di scoprire e soppesare aspetti che non avremmo potuto immaginare prima".

La ripartenza

Commissionato dal Comune alla vigilia dell’allarme sanitario, il programma di ricerca sull’area di Broni oggi assume un significato particolare, strettamente annodato al concetto di ripartenza.

"Dobbiamo stare attenti a non nascondere la polvere sotto al tappeto – riprende Stefano Denicolai – facendo passare il messaggio che, a emergenza finita, saremo tutti felici e contenti. Purtroppo i problemi già esistenti prima del coronavirus non evaporeranno, ma anzi risulteranno accentuati. Per usare una metafora sanitaria molto attuale, i territori con patologie pregresse sono quelli che rischiano di pagare il prezzo più alto. Ecco allora che la scelta di Broni diventa ancor più strategica, in vista di quanto ci attenderà nei prossimi mesi. Devo riconoscere che è raro riscontrare una visione così ampia in un Comune di dimensioni medio-piccole".

Dopo la fase iniziale di studio, il team di esperti si occuperà della redazione di schede progetto utili per andare “all’attacco” delle possibili occasioni di supporto economico: "L’epoca dei contribuiti a pioggia è ormai lontana, oggi i soldi arrivano soltanto a fronte di progettualità credibili. Il nostro lavoro – conclude Denicolai - è anche propedeutico al reperimento di risorse da bandi e finanziamenti, opportunità che troppo spesso il territorio si lascia sfuggire".

"Da tempo, insieme ad altre amministrazioni locali – interviene il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi - siamo impegnati nel contrasto alle cause di impoverimento demografico e produttivo della zona. Il progetto da noi commissionato, dunque, percorre lo stesso solco delle numerose iniziative assunte nei mesi scorsi. Andremo ad ascoltare tutti i soggetti coinvolti nelle dinamiche sociali ed economiche, dalle imprese ai pendolari, dai commercianti agli agricoltori. E anche in questo caso non mancheremo di chiamare in causa i Comuni limitrofi, consapevoli del fatto che per uscire dall’impasse odierna serve una risposta corale. Oggi siamo chiamati a una grande sfida: difficilmente riusciremo a vincerla senza guardare con occhio critico ai nostri limiti e alle nostre risorse".

(Foto di copertina: Stefano Denicolai)

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