VERSO LA BONIFICA

Broni, doppio passo sul versante amianto

Al via la fase istruttoria per l’estensione del Sin. Ok della giunta al progetto del terzo lotto di bonifica.

Broni, doppio passo sul versante amianto
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Giornata storica, quella di ieri, mercoledì 26 febbraio 2020, sul fronte della questione amianto.

Broni, doppio passo sul versante amianto

Ieri, intorno alle 11:30, si è infatti svolta la prima conferenza di servizi per l’estensione del Sito di Interesse Nazionale agli interi territori comunali di Broni e Stradella, mentre in serata la giunta di Broni ha approvato il progetto del terzo e ultimo lotto di bonifica dello stesso Sin (che attualmente comprende le aree industriali Fibronit ed Ecored, il Liceo Faravelli, l'ex scuola di viale Gramsci e la vecchia sede dell’Avis).

«L’avvio della fase istruttoria è avvenuto con la modalità della videoconferenza – spiega il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi – a causa delle misure precauzionali assunte in questi giorni per il Coronavirus. In collegamento, oltre alle amministrazioni comunali di Broni e Stradella, c’erano i referenti di Ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Arpa e Ats. Da parte nostra abbiamo avuto modo di iniziare ad esporre le ragioni per cui chiediamo la riperimetrazione del Sin, riconducibili essenzialmente a due fattori: gli studi epidemiologici, che pongono i nostri territori in testa alla classifica nazionale sull’incidenza delle patologie asbesto correlate, e il numero di coperture contenenti amianto. In merito a quest’ultimo dato, voglio ricordare come uno studio da noi commissionato, ed effettuato con l’ausilio di aerodroni, abbia identificato a Broni circa 100mila mq di coperture al di fuori del Sito di Interesse Nazionale. Il nostro obiettivo – aggiunge Riviezzi – è quello di ottenere fondi pubblici da destinare ai privati per la rimozione dell’amianto, una spesa che le famiglie spesso non riescono ad affrontare da sole».

Poi in serata il via libera della giunta al progetto del terzo lotto, già finanziato dal Ministero dell’Ambiente con un importo di 16 milioni di euro.

«Ora dobbiamo attendere la validazione da parte degli enti preposti – riprende il primo cittadino di Broni – dopodiché verranno abbattuti i capannoni presenti nel Sito. A breve, inoltre, andranno a concludersi i lavori del secondo lotto, con i quali è stato rimosso interamente l’amianto».

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