E' allarme

Ancora un detenuto suicida in carcere a Pavia, è il terzo in un mese

Si tratta di un uomo di 37 anni che avrebbe terminato di scontare la sua pena nella primavera del 2023.

Ancora un detenuto suicida in carcere a Pavia, è il terzo in un mese
Pubblicato:

Detenuto si toglie la vita nel carcere di Pavia: è il terzo in un mese. Valeria Verdolini, presidente Antigone Lombardia: "Il carcere di Pavia presenta diverse criticità".

Ancora un detenuto suicida nel carcere di Pavia

Si tolto la vita nella sua cella con la cintura dell'accappatoio. E' il terzo suicidio nel carcere di Pavia in un mese. Questa volta la vittima aveva 37 anni e avrebbe terminato di scontare la sua pena nella primavera del 2023. Le ragioni del gesto sono sconosciute, ma quanto accaduto fa ancora una volta riflettere sulle condizioni dei detenuti a Torre del Gallo.

Terzo suicidio in un mese

"Siamo sgomenti per il terzo suicidio avvenuto in un solo mese nel carcere di Torre del Gallo di Pavia, il secondo nell'ultima settimana". A dirlo è Patrizio Gonnella, presidente di Antigone.

L'osservatorio sulle condizioni di detenzione dell'associazione era stato in visita nell'istituto di pena lunedì 29 novembre, poche ore prima di questo ennesimo gesto estremo. "Il carcere di Pavia - sottolinea Valeria Verdolini, presidente di Antigone Lombardia e una delle osservatrici che ha effettuato la visita - presenta moltissime criticità: strutturali, di sovraffollamento, legate al personale sottodimensionato (medico, in primis, ma anche penitenziario e trattamentale); infine criticità connesse ad una popolazione detenuta particolarmente sofferente che si trova ristretta tra quelle mura, in parte composta da detenuti cosiddetti ‘protetti’, ovvero isolati dagli altri per tutelarli dai rischi di aggressione (uno dei più grandi reparti protetti del nord Italia con oltre 300 presenze) e in parte portatrice di una fragilità sociale e psichica, situata nella struttura per la presenza dell'articolazione di salute mentale lombarda".

"Necessario indagare"

"Certo ogni suicidio è un caso a sé e va considerato nella sua complessità, valutando anche la disperazione individuale di chi commette questo atto - ricorda Patrizio Gonnella. Ma è anche vero che quando il numero dei suicidi supera una certa soglia è necessario indagare oltre, per capire se ci sono delle cause di tipo sistemico".

Venerdì l'osservatorio di Antigone sarà di nuovo nel carcere di Pavia, a breve distanza dalla precedente visita.

I precedenti

L'ultimo detenuto in ordine di tempo a togliersi la vita è stato un 46enne che stava scontando una condanna per violenze e maltrattamenti in famiglia. Prima di lui, invece, il 25 ottobre, a suicidarsi era stato un detenuto di 36 anni. In merito ad entrambi gli episodi sono in corso accertamenti. A cui ora se ne aggiunge un terzo.

 

Seguici sui nostri canali