Acceleratore lineare della Radioterapia, la Regione autorizza aggiornamento tecnologico

La macchina è stata installata al San Matteo nel 2011, senza però quelle dotazioni tecniche oggi disponibili sul mercato che ne possono fare un impianto di ultima generazione.

Acceleratore lineare della Radioterapia, la Regione autorizza aggiornamento tecnologico
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Acceleratore lineare della Radioterapia, la Regione autorizza aggiornamento tecnologico

Acceleratore lineare della Radioterapia

La Regione ha autorizzato, in questi giorni, l’upgrade dell’acceleratore lineare attualmente in attività presso la Radioterapia del San Matteo. La macchina è stata installata nel 2011, senza però quelle dotazioni tecniche oggi disponibili sul mercato che ne possono fare un impianto di ultima generazione. L’intervento di aggiornamento tecnologico che comporterà un investimento di circa 600mila euro attesterà la struttura diretta da Andrea Filippi certamente all’altezza della domanda terapeutica dei pazienti oncologici del Policlinico.

Due le implementazioni

Due le componenti che saranno implementate sull’acceleratore, racconta il primario. “La prima – dice – è un sistema che consente di prevedere un posizionamento del paziente da trattare utile ad irradiare in modo più mirato ed efficace il volume tumorale, ottimizzando e circoscrivendo il campo di irradiazione”.

La seconda installazione? “Si tratta di un sistema, molto avanzato tecnologicamente denominato collimatore multilamellare dinamico – spiega Filippi - che permette di irradiare in modo estremamente selettivo, performante e da più punti, aree tumorali irregolari, con morfologia complessa ed estese, risparmiando i tessuti sani”.

Arricchire l’offerta radioterapica

Implementare questi nuovi sistemi definirà un acceleratore in grado di articolare e arricchire l’offerta radioterapica del San Matteo: interessate saranno anche le neoplasie pelviche, il tumore della prostata, alcuni tumori del sangue e del polmone, e neoplasie complesse cervico-cefaliche.

Altri interventi previsti

Ma il piano di rinnovamento della Radioterapia non si ferma all’upgrade dell’attuale apparato in attività. E’ in previsione, infatti, l’acquisizione di un nuovissimo acceleratore che sostituirà quello ormai inattivo e dismesso (con oltre vent’anni sulle spalle) e di una Tac di simulazione con specifiche caratteristiche, adeguate alla radioterapia. “Si tratta quest’ultima – afferma ancora il direttore Filippi – di una tecnologia non squisitamente diagnostica, capace di produrre immagini ad alta definizione e in 3D che consentono ai radioterapisti di individuare meglio il bersaglio da aggredire con le radiazioni, salvaguardando le cellule non malate, e di monitorare il trattamento e le reazioni ad esso del paziente”.

Investimento di 3 milioni di euro

L’investimento utile a finanziare il piano (la procedura di richiesta dell’autorizzazione regionale anche per gli ultimi due interventi è già stata avviata) sarà notevole: verosimilmente e complessivamente 3 milioni di euro. “Il nostro centro – sottolinea il primario – sarà in grado così di realizzare quanto già si fa nelle migliori strutture di radioterapia italiane ed europee”.
L’upgrade sarà organizzato e programmato in un periodo compreso fra i prossimi mesi di ottobre e dicembre.

I pazienti in Radioterapia oncologica al San Matteo

Attualmente sono circa700 i pazienti all’anno quelli trattati dalla Radioterapia oncologica. “Già con l’upgrade – dice Andrea Filippi – potenzialmente ci si può attestare anche a 1.000 pazienti all’anno, grazie alla maggiore offerta tecnologica, limitando la fuga verso altre strutture”.
”La lista d’attesa al momento è sotto controllo – aggiunge il Direttore della struttura - grazie a un doppio turno sull’orario 8-20”.

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