2 anni di carcere al nonno che molestava sessualmente l'amica 13enne della nipote

Ha 89 anni è di Miradolo Terme e dovrà pagare anche un risarcimento dei danni di 15mila euro.

2 anni di carcere al nonno che molestava sessualmente l'amica 13enne della nipote
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E' di Miradolo Terme il nonno 89enne che aveva il compito di prendersi cura della nipote tredicenne e della sua amica.

Non era la prima volta che il pensionato di 89 anni doveva prendersi cura della propria nipotina e della sua inseparabile amica: semplicemente doveva accertarsi che non succedesse nulla alle due ragazzine durante l'assenza dei genitori. Nessuno si immaginava che a provocare danni irreparabili sarebbe stato proprio lui, il nonno insospettabile.

Gli abusi del nonno che molestava sessualmente l'amica 13 enne della nipote

G.B., pensionato di 89 anni di Miradolo Terme, in base a quanto riferito dall'accusa avrebbe abusato sessualmente dell'amica 13enne della nipote tramite baci e palpeggiamenti.

La denuncia sarebbe partita dai genitori della ragazzina che si sono costituiti parte civile nel processo, culminato con una condanna in capo all'uomo pari a due anni di reclusione in carcere e 15mila euro di risarcimento danni.

La violenza in un caldo pomeriggio di giugno 2016

Secondo quanto riporto dall'accusa e dal connesso capo di imputazione, i fatti risalgono a un caldo pomeriggio di 3 anni fa, a giugno del 2016. La ragazza si trovava a casa dell'amica, come era già capitato spesso negli anni. Le due amiche, infatti, abitavano vicine e si trovavano spesso a giocare e fare i compiti assieme.

Quel giorno però non fila liscio come al solito: mentre le due ragazzine si dilettavano con la ginnasti artistica - la loro passione - saltellando sul letto, l'89enne si sarebbe intromesso nei giochi molestando l'amica della nipote. Al momento dei fatti sembrerebbe che nessuna delle due ragazze avesse ben chiare le intenzioni del nonno, ma gli equivoci, molesti e indesiderati comportamenti sarebbero bastati a shockare la vittima.

La denuncia dei genitori della vittima

Il segreto della violenza resta tale per poco: la notizia arriva alle orecchie premurose dei genitori, che senza perdere tempo fanno partire una denuncia che porta quasi subito ad un'indagine per violenza sessuale. Durante il processo, tramite audizione protetta, il giudice rileva tutte le dichiarazioni della ragazzina che confermano quanto denunciato dai genitori.

L'imputato, condannato per la violenza inferta alla vittima nonostante si trattasse di un solo episodio isolato, è stato interdetto da qualsiasi ufficio di tutela o incarico legato alla custodia di minori e, oltre al pagamento del danno, dovrà risarcire 2.700 euro di spese legali alla famiglia della vittima.

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