Battaglia storica per UDU Pavia

Vinta la battaglia della "schiscetta": gli studenti dell'Università di Pavia possono (finalmente) consumare i pasti al chiuso

In questi giorni, all'interno dell'ateneo, sono stati previsti degli spazi idonei alla consumazione dei pasti portati da casa.

Vinta la battaglia della "schiscetta": gli studenti dell'Università di Pavia possono (finalmente) consumare i pasti al chiuso
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Battaglia storica per UDU Pavia: le studentesse e gli studenti possono consumare dopo tre inverni il proprio pasto al chiuso in Università!

Vinta la battaglia della "schiscetta"

Grazie ai rappresentanti degli studenti del Coordinamento per il Diritto allo Studio UDU è stata approvata in Senato Accademico la proposta per il consumo dei pasti all'università di Pavia.

Sono state molte le segnalazioni pervenute a UDU Pavia da parte della comunità studentesca in questi inverni: portarsi il pasto da casa, da consumare tra una lezione universitaria, era un grosso problema. Finalmente in questi giorni, all'interno dell'ateneo sono stati previsti degli spazi idonei alla consumazione dei pasti portati da casa.

“Questa rappresenta una battaglia storica per la nostra associazione. Era da tre inverni che chiedevamo alla governance uno spazio in cui mangiare al caldo.”, dice Alessandro Miceli, segretario del Coordinamento per il Diritto allo Studio – UDU e senatore accademico, “attraverso costanti confronti, campagne social, proteste e tavoli di lavoro siamo riusciti a far approvare la nostra proposta sul consumo del pasto. Finalmente il nostro ateneo sta diventando a misura di studente, speriamo che si possa continuare per questa via, arrivando ad avere un’università in cui tutti gli spazi sono a disposizione di chi li vive ogni giorno”.

Cosa è stato approvato

La proposta è composta da diversi punti tra cui i più importanti: il consumo dei pasti in aula - dalle 12:00 alle 14:00 con rispetto di un apposito regolamento -, allestimento di aree microonde nelle aule studio ed un potenziamento delle aree verdi con tavoli, sedie e panchine - in particolare nel polo di ingegneria, negli istituti di via bassi e nella sede centrale.

Francesca Mazzitelli, senatrice accademica e membro del gruppo di lavoro sul pasto, ci comunica che: “attraverso una mappatura degli spazi che abbiamo svolto nelle sedi del nostro ateneo sono state individuate delle aule in cui si potranno consumare i pasti. In queste ultime due settimane, in collaborazione con i rappresentanti in CdA EDiSU, abbiamo sottoposto un sondaggio sul tema del pasto ed il servizio mensa, dove è possibile riscontrare che il 60% mangia in università e l’80% vorrebbe scaldarsi il pranzo”.

Sembra anche essere viva l’ipotesi di utilizzare lo spazio della Mensa Centrale EDiSU in Corso Carlo Alberto (PV): “Sì, proprio così.”, spiega Giorgia Cervio, consigliera d’amministrazione di EDiSU Pavia, “è da un po’ di tempo, ormai, che è stata formulata l'ipotesi di riaprire la mensa di Corso Carlo Alberto. Noi rappresentanti abbiamo chiesto la sua riapertura come servizio ristorazione, costi permettendo. Un’alternativa sarebbe quella di utilizzare questo spazio come aula studio, dando la possibilità a tutti di consumare il pasto con il forno a microonde durante l'ora di pranzo.”

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