Vinitaly 2025, Centinaio contro l'etichettatura sanitaria obbligatoria per il vino: "Un danno"
Il senatore critica la proposta dell'Unione Europea, evidenziando il rischio di danneggiare il settore vitivinicolo e difende il consumo responsabile con il motto “bere meno, bere meglio”

Gian Marco Centinaio al Vinitaly contro l'etichettatura sanitaria obbligatoria per il vino, evidenzia il rischio di danneggiare il settore vitivinicolo e difende il consumo responsabile con il motto “bere meno, bere meglio”.
Etichettatura sanitaria sui vini
A pochi giorni dalla chiusura del Vinitaly 2025, uno degli eventi più attesi dell'anno per il mondo del vino, il senatore pavese Gian Marco Centinaio ha lanciato un grido di allarme riguardo alla proposta dell'Unione Europea di introdurre avvertenze sanitarie obbligatorie sulle etichette delle bottiglie di vino. In un intervento a Verona, Centinaio ha definito l'idea di paragonare una bottiglia di vino a un pacchetto di sigarette un'assurdità, avvertendo che una simile misura potrebbe avere effetti devastanti sull'intero comparto vitivinicolo.
Secondo il senatore, che ha sottolineato la durezza del dibattito in corso, la proposta europea rischia di minare le basi di un settore che, pur affrontando sfide come i dazi americani, ha sempre visto l’etichettatura come uno strumento di comunicazione libera, non di stigmatizzazione.
"Il vino non è come le sigarette"
"Il vino non è come le sigarette, non ci sono evidenze scientifiche che giustifichino una simile etichettatura", ha dichiarato Centinaio, aggiungendo che bloccare la comunicazione e la promozione di un prodotto simbolo del nostro paese equivarrebbe a mettere in ginocchio l'intero settore.
Rischi per la salute legati al consumo di alcol
L'allarme lanciato dal senatore arriva mentre l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) continua a sostenere la necessità di etichettature che sensibilizzino il pubblico sui rischi per la salute legati al consumo di alcol. Secondo il rapporto 2024 dell'Oms, infatti, oltre il 5% dei decessi nell'Unione Europea sarebbe attribuibile all'alcol, con tumori come il cancro al colon-retto tra le principali cause. Il 39% degli intervistati non sapeva che esistesse un legame tra alcol e questo tipo di cancro, mentre solo il 15% era consapevole del rischio per il cancro al seno.
"Bere meno, bere meglio"
In risposta, Centinaio ha ribadito la necessità di una "comunicazione responsabile", promuovendo la campagna “bere meno, bere meglio”, che mira a sensibilizzare i consumatori senza danneggiare l’immagine di un prodotto che da secoli è parte integrante della nostra cultura.
L’Irlanda ha già introdotto etichette sanitarie obbligatorie su tutti gli alcolici, mentre in Italia alcuni produttori piemontesi hanno deciso autonomamente di applicarle, in un’ottica di trasparenza e responsabilità verso i consumatori. Tuttavia, molte associazioni di categoria, come Coldiretti, e alcuni esponenti del governo, tra cui il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, si sono espressi contro tale misura, sottolineando l'impatto negativo che avrebbe sul mercato del vino.
Questi fannulloni ( nel senso buono e inteso come sfaticati) dell'unione europea xché non mettono le etichette anche sulle birre, liquori, alcoolici e superalcolici oltre che in fronte a loro? Poi vediamo cosa succede