Tutti vogliono fare il sindaco a Calvignano: 9 liste candidate, ma gli elettori sono soltanto 80
Il vice Andrea Doria, in carica dopo l'improvvisa morte del primo cittadino, è allibito: "Una situazione mai vista"

In media, si contano più di un candidato ogni abitante. Un’anomalia statistica che suscita anche qualche sorriso.
Calvignano, 9 liste per 80 elettori
In un’Italia dove i piccoli comuni spesso faticano anche solo a trovare un candidato sindaco, Calvignano diventa un’eccezione clamorosa. Questo minuscolo borgo dell’Oltrepò pavese, 111 abitanti in tutto, si prepara a un’elezione comunale che ha del surreale: nove liste in corsa, 93 candidati e appena 80 elettori.
È il comune con la competizione elettorale più affollata d’Italia, forse persino d’Europa, in proporzione alla popolazione. Il voto, in programma per domenica 25 e lunedì 26 maggio 2025, arriva a seguito della tragica scomparsa del sindaco Marco Casarini, morto suicida nel febbraio 2024.
"Una situazione mai vista"
Da allora la guida del comune è passata al vicesindaco Andrea Doria, che ha gestito l’ordinaria amministrazione ma ha deciso di non ricandidarsi. "È una situazione mai vista", commenta con ironia.
"È anche il segnale che questo territorio ha qualcosa da dire. Si vive bene, si mangia e si beve meglio che altrove: forse per questo, in tanti hanno voluto provarci".
La geografia politica del nuovo Calvignano è quasi da metropoli: nove liste, molte delle quali composte da volti estranei alla comunità locale. Un'anomalia favorita anche dalle regole elettorali. Nei comuni sotto i mille abitanti non è richiesta la raccolta firme per presentare una lista, rendendo il processo rapido e accessibile a chiunque voglia mettersi in gioco.
Tutte le liste candidate
Tra i candidati spiccano alcuni nomi noti come Luca Omodeo Zorini, già consigliere a Calvignano e in passato candidato a Pavia. Torna ora nel borgo con una propria lista, “Lombardia Ideale – Omodeo Zorini Sindaco”. Un volto di continuità con il passato amministrativo è Rossano Gramegna, ex dipendente comunale in pensione, sostenuto dallo stesso Doria.
Le altre sette liste offrono un caleidoscopio di sigle, intenti e protagonisti:
- Calvignano civica – Alleanza per il territorio e il federalismo, con Roberto di Bartolo;
- Progetto Popolare, guidata da Federico Picierno;
- Uniti per Cambiare, con Endo Giarin;
- Movimento Democrazia Sociale (DMS), rappresentato da Raffaele Sarcina;
- Movimento Italia più bella, con Giuseppe Bilotta;
- Voto Libero, guidata da Daniele Germano;
- Insieme, con Gianluca Pugliese.
Una folla di aspiranti sindaci
Un mosaico di ambizioni che trasforma Calvignano in un piccolo, improbabile laboratorio politico. Alcuni candidati arrivano da altri comuni lombardi, probabilmente attratti dalla possibilità di fare esperienza politica o ottenere visibilità.
Ma per conquistare la fascia tricolore servirà convincere una platea ristretta ma determinante: gli 80 elettori locali. In media, si contano più di un candidato ogni abitante. Un’anomalia statistica che suscita anche qualche sorriso tra i residenti, che si trovano improvvisamente corteggiati da una vera e propria folla di aspiranti sindaci.