MEDICINA

Terapie del futuro: tra cellule staminali, intelligenza artificiale e nuove alleanze internazionali

Al congresso mondiale di New Orleans si delinea la rivoluzione della medicina rigenerativa: il cardiologo pavese Massimiliano Gnecchi guida la ricerca globale

Terapie del futuro: tra cellule staminali, intelligenza artificiale e nuove alleanze internazionali
Pubblicato:

Le scoperte che cambieranno la medicina: al Congresso ISCT di New Orleans nuove frontiere per curare le malattie più gravi.

Terapie del futuro

Il futuro della medicina si sta scrivendo oggi, tra innovazione scientifica, collaborazioni internazionali e un utilizzo sempre più avanzato dell’intelligenza artificiale. È il messaggio forte emerso dal congresso annuale della International Society for Cell and Gene Therapy (ISCT), svoltosi dal 7 al 10 maggio 2025 a New Orleans. L’evento ha riunito i massimi esperti mondiali nel campo delle terapie avanzate, dalla medicina rigenerativa alle cellule staminali, fino alle frontiere della genetica.

Uno dei protagonisti più attivi dell’incontro è stato il professor Massimiliano Gnecchi, cardiologo della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo e docente all’Università degli Studi di Pavia, che da un anno ricopre anche il prestigioso incarico di direttore scientifico della ISCT.

“Stiamo vivendo un momento di svolta senza precedenti”, ha sottolineato Gnecchi. “Negli ultimi due anni, sia in Europa che negli Stati Uniti, sono state approvate numerose terapie innovative, tra cui le CAR-T cells, trattamenti con cellule staminali e approcci rivoluzionari per combattere patologie oncologiche e degenerative”.

Il congresso ha posto particolare enfasi su due direttrici principali: lo sviluppo di terapie cellulari e geniche all’avanguardia, e l’impiego dell’intelligenza artificiale per velocizzarne la transizione “dal laboratorio al letto del paziente”. L’integrazione tra scienza e tecnologia rappresenta oggi uno dei motori più potenti per trasformare la ricerca in cure concrete.

Le cellule staminali

Grande attenzione è stata dedicata anche all’uso delle cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC), ritenute fondamentali per contrastare malattie cardiologiche, neurologiche, renali e metaboliche come il diabete.

Proprio in questo ambito, il professor Gnecchi ha annunciato una nuova alleanza strategica tra ISCT e la Società Giapponese di Medicina Rigenerativa, siglata durante l’evento a New Orleans. Obiettivo: redigere linee guida internazionali per regolamentare e armonizzare l’uso delle iPSC, a partire dall’esperienza giapponese, già molto avanzata nella sperimentazione clinica per malattie come il Parkinson, lo scompenso cardiaco e le retinopatie.

Il secretoma

Tra i temi più promettenti emersi dal congresso figura anche lo studio del secretoma, ovvero l’insieme delle molecole rilasciate dalle cellule staminali. Una prospettiva affascinante e concreta per lo sviluppo di nuove terapie contro l’infarto e lo scompenso cardiaco.

“La caratterizzazione del secretoma e delle vescicole extracellulari -ha spiegato Gnecchi- apre nuove strade per trattare patologie cardiovascolari gravi. Si tratta di una delle strategie più innovative e promettenti oggi in fase di studio”.

Un futuro sempre più vicino

Il congresso ISCT 2025 ha dimostrato come la medicina rigenerativa non sia più solo una visione futuristica, ma una realtà in rapida evoluzione. Grazie al contributo di ricercatori come il professor Gnecchi e alla collaborazione tra istituzioni scientifiche di diversi Paesi, il percorso verso cure più efficaci e personalizzate è sempre più concreto. E l’Italia, con Pavia in prima linea, è parte attiva di questa trasformazione.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali