Per quattro ore

Sciopero dei mezzi di Autoguidovie, stop alle corse nel Pavese il 10 gennaio

I disagi negli spostamenti si verificheranno durante la fascia oraria che va dalle 11 alle 15

Sciopero dei mezzi di Autoguidovie, stop alle corse nel Pavese il 10 gennaio
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Tra le ragioni dietro lo sciopero alcuni problemi per quanto riguarda i turni e la difficoltà di comunicazione tra la società e i Gruppi di Lavoro.

Stop di 4 ore ai mezzi nel Pavese

Riguarda i servizi di Autoguidovie il primo sciopero dell'anno nel Pavese proclamato per mercoledì 10 gennaio. I pendolari e tutti gli altri che utilizzano il trasporto pubblico a Pavia e provincia dovranno infatti fare i conti con un'interruzione delle normali corse. La Segreteria Territoriale di Pavia dell’O.S. FIT CISL ha proclamato uno sciopero di 4 ore.

Secondo quanto stabilito dalla Legge 146/90, saranno garantite le corse che vanno da inizio servizio fino alle ore 10.59 e da dalle ore 15.00 fino alla chiusura del servizio. La pausa delle corse provocata dallo sciopero è prevista quindi durante la fascia oraria che va dalle ore 11.00 alle ore 14.59.

Le cause dello sciopero

In questo intervallo di tempo, non sarà possibile garantire regolarmente tutte le partenze programmate e chi deve viaggiare con i mezzi pubblici in provincia potrebbe subire disagi negli spostamenti. Le ragioni dietro lo sciopero, come dichiarato dall’O.S. FIT CISL Pavia, includono le criticità nelle relazioni tra l'organizzazione sindacale e la società.

Un altro nodo centrale della questione è rappresentato dalle problematiche di comunicazione tra la società stessa e i Gruppi di Lavoro. Tra le motivazioni figurano anche quelle relative ai turni di lavoro e ai servizi chimici indicando nel complesso un ampio spettro di difficoltà che necessita soluzioni e un dialogo più costruttivo tra le parti coinvolte.

È interessante notare che durante l'ultimo sciopero promosso dall’O.S. FIT CISL Pavia e tenutosi il 27 marzo 2023, la percentuale di adesione è stata significativa registrando un tasso di partecipazione pari al 43.5%. Questo dimostra il sostegno e l'interesse che una parte significativa dei lavoratori ha per le questioni sollevate dal sindacato.

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